Club house del laghetto di via Europa: tutto da rifare,
l’amministrazione comunale pensa a un bando che privilegi un progetto di
carattere sociale piuttosto che un bar “generico”. Un altro anno si
avvia alla conclusione senza che prenda forma l’attività aggregativa
nella struttura biancoverde, costruita cinque anni fa, che campeggia in
mezzo al parco esteso da via Europa a via Maritano. La club house,
sostanzialmente un punto di ristoro e di attività d’animazione, non
parte. Una ragione c’è: il bando per individuare il gestore è passato da
un’esecutivo all’altro (da Dompè a Checchi), e la nuova amministrazione
intende modificarlo previo via libera legale. «La procedura per
l’affidamento della gestione del locale comunale sulla sponda sud del
Laghetto di via Europa in questo momento è sospesa - dichiara lo stesso
sindaco Checchi -. La gara bandita dalla precedente amministrazione è
attualmente sottoposta al vaglio di un legale che su indicazione
dell’attuale esecutivo sta valutando la possibilità di modificare i
presupposti del bando di gara al fine di rendere possibile una
destinazione diversa rispetto a quella prevista in precedenza». Nei
piani della giunta che ha preso le redini della politica locale con il
voto di giugno, lo spazio al centro della distesa alberata, raggiunto da
due piste ciclabili, dovrebbe puntare a un progetto di carattere
sociale piuttosto che ad un’utilizzo commerciale in senso stretto.
Inoltre, altri dettagli del bando di assegnazione emesso a luglio
dell’anno scorso potrebbero variare. Risultato, la club house resta
chiusa a lucchetto. Condizione che certo non fa bene, visto che
osservata da vicino, la struttura presenta alcune caratteristiche
inevitabili in questo tipo di situazioni quando si protraggono anni. I
graffitari hanno cominciato ad accanirsi sui muri; le porte a vetri sono
imbrattate, alcuni elementi dell’arredo andranno sostituiti causa
degrado. In ogni caso l’intenzione resta sempre quella di offrire ai
molti frequentanti il corridoio via Europa-via Maritano (che fra l’altro
presto si aggancerà alla ciclabile per San Giuliano), un servizio
socio-commerciale che abbellisca la fruizione del luogo. Il capitolato
ipotizzato a luglio dell’anno scorso dall’ex amministrazione intendeva
incentivare il subentro di gestori nella “casetta” con affitti
agevolati: primo anno a canone gratis, salendo progressivamente con gli
anni a mille euro al mese. Per la verità anche nel bando targato
centrodestra la partecipazione risultava prioritariamente riservata a
soggetti senza scopo di lucro, aventi sede a San Donato o zone
immediatamente limitrofe. Ma dietro il bancone della club house non si
affaccia ancora nessuno, mentre prima di partire bisognerà dare una
bella mano di bianco ai muri.Fonte: Il Cittadino
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