mercoledì 7 novembre 2012

San Donato - Il quartiere di Bolgiano sotto esame

Quali danni comporta alla salute dei cittadini la vicinanza all’aeroporto di Linate? Quanti sandonatesi del quartiere di Bolgiano sono afflitti da disagi legati al rumore e all’inquinamento ambientale? Le risposte a questi interrogativi che rimbalzano da anni sul territorio verranno fornite da uno studio promosso dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), insieme all’Asl, all’Università degli Studi con la collaborazione dell’ospedale di Melegnano e di una serie di altri enti coinvolti nel progetto. Finanziato dal ministero dell’Ambiente, chiamerà all’appello 400 cittadini residenti nei dintorni dello scalo Forlanini. Un gruppo di sandonatesi nei giorni scorsi ha già ricevuto la lettera nella quale viene chiesto di sottoporsi all’indagine, con un operatore che entrerà nelle case del campione di abitanti selezionato, misurerà loro la pressione arteriosa in diversi momenti dell’intervista e lascerà in prestito il dispositivo medico per proseguire il monitoraggio nei giorni successivi. Il test, che nei mesi scorsi ha coinvolto gli abitanti dell’area di Redecesio, sul territorio riguarderà essenzialmente gli abitanti di Bolgiano e sarà in particolare rivolto ai cittadini dai 45 ai 70 anni che risiedono da almeno cinque anni nel circondario dello scalo. La notizia è emersa lunedì sera nel corso dell’incontro pubblico promosso dalla giunta di Andrea Checchi che si è recata a Bolgiano ad incontrare i residenti. Tra il pubblico ha preso posto il presidente del comitato antirumore, avvocato Arturo Gioffredi che, illustrando questa novità, ha tenuto alta la battaglia per il ridimensionamento del Forlanini che la delegazione civica sorta spontaneamente oltre dieci anni fa ha portato avanti con tenacia. «Ho chiesto - spiega - di perseguire gli interessi dei cittadini: è infatti assurdo che non ci siano ancora traccia delle risorse che i residenti aspettano da anni quale indennizzo per la mitigazione ambientale delle loro case». I ritardi di questi contributi, previsti peraltro per legge, sono così tornati in primo piano, insieme ad una serie di altri noti disagi di cui si parla da lungo tempo, ma che attendono tutt’ora soluzioni. Se ogni quartiere quindi ha le proprie peculiarità, i sandonatesi della zona hanno innanzitutto sollecitato un impegno di carattere ambientale. Sia per quanto concerne Linate, sia per la Paullese, con la richiesta di barriere fonoassorbenti e di strategie, come lo scavalco dell’asse provinciale, per collegare le due parti territorio divise dall’asse viaria ad alto scorrimento. Un tema quest’ultimo i cui tempi sono in mano alla Provincia, con la disponibilità da parte del Comune di San Donato ad un cofinanziamento. Ad attendere novità in merito c’è una comunità alle prese con il viavai di aerei e con una strada che deve essere resa meno ostile attraverso investimenti mirati.Fonte: Il Cittadino

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