Quali danni comporta alla salute dei cittadini la vicinanza
all’aeroporto di Linate? Quanti sandonatesi del quartiere di Bolgiano
sono afflitti da disagi legati al rumore e all’inquinamento ambientale?
Le risposte a questi interrogativi che rimbalzano da anni sul territorio
verranno fornite da uno studio promosso dall’Arpa (Agenzia regionale
per l’ambiente), insieme all’Asl, all’Università degli Studi con la
collaborazione dell’ospedale di Melegnano e di una serie di altri enti
coinvolti nel progetto. Finanziato dal ministero dell’Ambiente, chiamerà
all’appello 400 cittadini residenti nei dintorni dello scalo Forlanini.
Un gruppo di sandonatesi nei giorni scorsi ha già ricevuto la lettera
nella quale viene chiesto di sottoporsi all’indagine, con un operatore
che entrerà nelle case del campione di abitanti selezionato, misurerà
loro la pressione arteriosa in diversi momenti dell’intervista e lascerà
in prestito il dispositivo medico per proseguire il monitoraggio nei
giorni successivi. Il test, che nei mesi scorsi ha coinvolto gli
abitanti dell’area di Redecesio, sul territorio riguarderà
essenzialmente gli abitanti di Bolgiano e sarà in particolare rivolto ai
cittadini dai 45 ai 70 anni che risiedono da almeno cinque anni nel
circondario dello scalo. La notizia è emersa lunedì sera nel corso
dell’incontro pubblico promosso dalla giunta di Andrea Checchi che si è
recata a Bolgiano ad incontrare i residenti. Tra il pubblico ha preso
posto il presidente del comitato antirumore, avvocato Arturo Gioffredi
che, illustrando questa novità, ha tenuto alta la battaglia per il
ridimensionamento del Forlanini che la delegazione civica sorta
spontaneamente oltre dieci anni fa ha portato avanti con tenacia. «Ho
chiesto - spiega - di perseguire gli interessi dei cittadini: è infatti
assurdo che non ci siano ancora traccia delle risorse che i residenti
aspettano da anni quale indennizzo per la mitigazione ambientale delle
loro case». I ritardi di questi contributi, previsti peraltro per legge,
sono così tornati in primo piano, insieme ad una serie di altri noti
disagi di cui si parla da lungo tempo, ma che attendono tutt’ora
soluzioni. Se ogni quartiere quindi ha le proprie peculiarità, i
sandonatesi della zona hanno innanzitutto sollecitato un impegno di
carattere ambientale. Sia per quanto concerne Linate, sia per la
Paullese, con la richiesta di barriere fonoassorbenti e di strategie,
come lo scavalco dell’asse provinciale, per collegare le due parti
territorio divise dall’asse viaria ad alto scorrimento. Un tema
quest’ultimo i cui tempi sono in mano alla Provincia, con la
disponibilità da parte del Comune di San Donato ad un cofinanziamento.
Ad attendere novità in merito c’è una comunità alle prese con il viavai
di aerei e con una strada che deve essere resa meno ostile attraverso
investimenti mirati.Fonte: Il Cittadino
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