Sottoscritti convenzione e statuto, piu' tutela nello Stretto
BONIFACIO (CORSICA) - Muove i suoi primi passi il Parco marino
internazionale delle Bocche di Bonifacio. Oggi in Corsica, Italia e
Francia hanno sottoscritto la nascita del Gruppo europeo di cooperazione
territoriale (Gect), una struttura permanente transfrontaliera, novità
assoluta in Europa, che unisce le esperienze del Parco nazionale
dell'Arcipelago di La Maddalena, istituito nel 1994, con quelle della
Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio, nata nel 1999. Sono stati i
vertici delle rispettive zone protette, Giuseppe Bonanno, presidente del
Parco di La Maddalena, e Pierre Ghiona, a capo dell'Ufficio per
l'Ambiente della Corsica, a firmare la convenzione e lo statuto del
nuovo Parco. "Ci occuperemo di gestione in un'ottica di collaborazione costante -
spiega Bonanno - ma i due parchi manterranno la propria autonomia. La
società costituita oggi contribuirà a rafforzare gli scambi e proporre
soluzioni condivise e adatte a un territorio che presenta
caratteristiche comuni, tutto questo al servizio della tutela
dell'ambiente e nell'interesse delle persone che vi vivono". Si
intrecceranno così informazioni sull'agri-fauna e il pescato, i flussi
turistici e gli eventi culturali, sino a condividere una strategia per
non intaccare il precario equilibrio dello specchio acqueo che divide la
Corsica dalla Sardegna. Sulla carta, la delimitazione del nuovo Parco
va dall'isola di Mortorio, nel comune la Maddalena, fino alla costa sud
della Corsica. Obiettivo prioritario del Gruppo europeo sarà quello di promuovere
progetti volti alla valorizzazione e al miglioramento della sicurezza
marittima all'interno dello Stretto, un'area già percorsa da oltre 3.500
navi mercantili, con 16.000 ettari di prateria di Posidonia oceanica,
2.000 specie animali e vegetali catalogate, delle quali 400 protette, e
ben 1.500.000 di visitatori nel periodo estivo. Ma c'é anche l'ambizione
di ottenere la designazione delle Bocche di Bonifacio come Patrimonio
Mondiale dell'Umanità tutelato dall'Unesco. L'idea di creare un Parco marino internazionale tra la Corsica e la
Sardegna ha fatto la sua comparsa nei primi anni '90 del XX secolo, in
un contesto del tutto peculiare, che si scontrava da un lato con
l'assenza di strumenti giuridici specifici per la creazione di aree
protette marine e transfrontaliere e, dall'altro, con l'esistenza di uno
Stretto allora intensamente sfruttato per la navigazione internazionale
e privo di particolari vincoli ambientali. Dopo alcuni passaggi in sede
nazionale ed europea, si è giunti all'istituzione di due autonomi
parchi: ora la prima pietra per dare vita ad una grande aree marina
protetta in una delle zone più sensibili del Mediterraneo.
Fonte:Ansa.it
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