sabato 8 dicembre 2012

San Giuliano - Continua l’agonia dell’antico mulino: registrati nuovi crolli negli ultimi giorni

Il mulino di Carpianello di San Giuliano sta per crollare. Negli ultimi giorni sono nettamente peggiorate le condizioni di stabilità dell’edificio che ha funzionato come impianto di molitura negli ultimi tre secoli, fino a pochi decenni fa. Si è già staccato un pezzo di un camino, che minaccia di precipitare forse non sulla strada, ma sicuramente nella roggia che scorre vicino all’antica costruzione. Il complesso dell’edificio è stato completamente transennato negli ultimi mesi, in vista di un piano di insediamento residenziale che dovrebbe completamente cambiare l’aspetto dell’intera frazione di Carpianello. Se il piano di recupero stenta a decollare, le condizioni degli edifici sono sempre più precarie, al punto che l’alternativa sembra essere quella fra demolizione e crollo spontaneo. La prima pericolosa avvisaglia è appunto nel condotto fumario sbilenco che ha già perso quasi tutti i mattoni di struttura. In linea teorica la frazione sangiulianese di Carpianello è alla vigilia di un piano di riqualificazione insediativo che porterà abitazioni nuove e un ridisegno complessivo della rete stradale attorno. Nelle opere collegate alle nuove case rientrano in particolare allargamento dei marciapiedi, rifacimento dell’illuminazione pubblica, la rotatoria fra via Trieste e Collodi e l’allargamento della stessa via Collodi. Sulle mappe anche una nuova ciclabile sviluppata dal centro del borgo storico, di fronte alla chiesa, fino a via Repubblica passando per le vie Collodi e Cavalcanti. Verrà conservata la parte più pregiata della corte padronale Recalcati-Brivio, mentre diversi fabbricati ex agricoli fra via Fratelli Bossi e via Unica sono destinati a diventare macerie portate via dalle ruspe. È incerto in questo scenario il destino del mulino, che conserva una ruota metallica, in cattive condizioni, databile a circa un secolo fa. L’edificio che ha cominciato a cedere è però presumibilmente più antico, inquadrabile fra il tardo Seicento e il Settecento, quindi antico in alcune parti più di duecento anni.Fonte: Il Cittadino

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