Cestini dell’immondizia divelti e il muretto spezzato. Altri atti
vandalici sfregiano la città, dopo gli episodi che avevano già destato
preoccupazione. Dopo l’incuria e i gesti d’inciviltà che avevano colpito
il quartiere Revellino, questa volta lo scempio ha colpito il Lungo
Adda. A segnalarlo un cittadino che ha trovato davanti a sé un cestino
per gli scarti, che era stato sradicato dal terreno e un muro basso che è
stato danneggiato.Gli assalti degli ignoti si sono concentrati sul
Lungo fiume, all’altezza del parco delle Lavandaie, in zona Isolabella.
Un’area che è al centro di un impegno di sistemazione da parte
dell’amministrazione comunale. A breve dovrebbe anche essere aperto un
nuovo locale di ristoro, costruito dal Broletto, per dare un tocco di
vitalità al Lungo fiume. Al momento però continua a rimanere regno
dell’incuria, per colpa di vandali. La follia distruttrice si deve
essere manifestata nella notte di venerdì e non è passata sotto
silenzio. Un cittadino è passato vicino al fiume e ha voluto denunciare:
«Io credo che i personaggi che hanno deciso di divertirsi con il nuovo
muretto di protezione costruito non da moltissimo tempo e con i cestini,
non hanno pensato che i danni provocati vengono pagati da tutti i
cittadini. Purtroppo nonostante la riqualificazione del nostro lungo
Adda, il posizionamento di telecamere, credo che non sia cambiato
molto», sottolinea Daniele Gregori. Un appello per garantire più
sicurezza in zona è stato lanciato anche da Gino Cassinelli, referente
dell’associazione “Nüm del Burgh”. Il gruppo di volontariato gestisce
anche il bar sul Lungo fiume e ha voluto lanciare l’allarme: «Sono stati
in grado persino di sollevare i marmi del muretto, che si affaccia
sulle rive dell’Adda. Non so proprio come abbiano fatto. È una vergogna.
Chiunque sia stato lo ha fatto solo per danneggiare e io dico che
queste ondate devono finire. Questa zona sta diventando troppo
abbandonata. Noi chiediamo un passaggio maggiore delle forze
dell’ordine, di vigili, polizia, carabinieri. Dopo la morte del
carabiniere di quartiere Giovanni Sali avevano organizzato anche dei
posti di controllo, ma purtroppo questo rafforzamento della sorveglianza
è durato pochi giorni. Poi è tornato tutto come prima e la zona è stata
di nuovo abbandonata dalle istituzioni. Noi gestiamo un bar, che in
alcuni giorni sta aperto anche fino all’1 di notte, e il nostro è un
importante presidio sociale, ma quando ce ne andiamo rischia di non
rimanere più nessuno in questa zona. Basterebbe forse qualche passaggio
in più dei mezzi delle forze dell’ordine». Già nei giorni scorsi i
vandali si erano accaniti in via del Contarico, nel quartiere Revellino,
dove ignoti avevano rovesciato e aperto dei cassonetti. Danneggiamenti
anche in viale Dante e, qualche settimana prima, era stato divelto
persino il tirante di un arco in piazza della Vittoria.Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento