Con una variante al
Pgt l’Amministrazione cambierà la destinazione d’uso per la grande area
verde di via Di Vittorio spostando i volumi (ampiamente ridotti) in via
Ravenna,
dove sorgerà un nuovo comparto edilizio
Per la Campagnetta si sta
concretizzando un progetto di un grande parco urbano al servizio
dell’intera città. I circa settemila abitanti del Quartiere Di
Vittorio-Parri possono tirare un sospiro di sollievo: la grande area
verde di 6 ettari originariamente destinata a sede del Canale navigabile
Cremona-Po (mai realizzato) e che separa l’abitato dalla zona
industriale di Civesio, non sarà sacrificata né deturpata per lasciare
spazio a un nuovo intervento residenziale, ma diventerà un vero e
proprio parco urbano, come promesso in campagna elettorale dall’attuale
maggioranza di CentroSinistra (Partito Democratico – SelVerdi per San
Donato - Lista civica “Noi per la città” - IDV) e come scritto nero su
bianco nel programma amministrativo.
All’orizzonte un successo importante per la Giunta guidata da Andrea Checchi,
che porterà a casa anche una riduzione complessiva dei volumi edilizi
previsti nel Piano generale del territorio (Pgt) approvato il 2 maggio
del 2012 sulle linee progettuali varate dal precedente esecutivo di
centrodestra: si passa infatti dai 48mila metri cubi programmati (di cui
ben 33mila sull’area della Campagnetta e i residui lungo via Ravenna)
ai 25mila mc complessivi ipotizzati, tutti collocati sull’area di via
Ravenna, rispettando i vincoli paesaggistici previsti nell’area, che ha
una netta vocazione terziaria e dove c’è già un possibile operatore
della zona interessato all’intervento.
«Con questa soluzione – commenta il Sindaco Andrea Checchi -
chiuderemo nel migliore dei modi il ‘caso’ della destinazione
urbanistica della grande area incolta di via Di Vittorio, da anni al
centro dell’attenzione di cittadini e forze politiche e su cui pendeva,
dalla scorsa estate, un ricorso al Tar con ottime probabilità di
successo da parte della stessa proprietà. Dopo un’analisi economica
sulla precedente pianificazione e un’attenta revisione del Pgt, abbiamo
deciso di spostare in toto i volumi edilizi previsti lungo via Ravenna,
senza con questo impattare sull’area, e di destinare l’intera
Campagnetta a parco pubblico, utilizzando gli oneri dell’intervento su
Metanopoli per la sua realizzazione. Così facendo, il quartiere Di
Vittorio-Parri e l’intera città conserveranno un importante polmone
verde, che diventerà oltretutto uno spazio fruibile per il tempo libero,
lo sport e il divertimento».
La soluzione prospettata, che gode del preliminare avvallo della
proprietà e che sarà presto presentata ai cittadini e ai comitati della
via per un loro assenso definitivo, è il frutto del lavoro di molti mesi
condotto dall’Ufficio tecnico del Comune all’indomani dell’insediamento
della nuova Amministrazione di Centro-Sinistra. È stata anzitutto
realizzata una stima della sostenibilità economica (per l’operatore) del
progetto previsto nel Pgt varato dalla giunta Dompè, che prevedeva una
volumetria complessiva di 48mila metri cubi, di cui 15mila collocati in
via Ravenna (angolo via Correggio) e il rimanente nell’area verde di Via
Di Vittorio. Tale stima ha “sancito” la non sostenibilità del piano
sotto il profilo economico – complice anche la crisi – con un probabile
profitto negativo del 15% sull’investimento sostenuto dalla proprietà.
Il tutto senza tener conto dell’impatto pesante, sul quartiere, dei
nuovi volumi residenziali previsti.
Si è quindi pensato, sentita anche la proprietà, di procedere
attraverso un percorso negoziato e concertato – ovviamente in variante
al Pgt – che ridefinisca l’intervento nel suo insieme, spostando la
volumetria (residenziale/terziario) in via Ravenna, area molto più
appetibile in specie per il terziario come prova l’interesse di un
importante operatore, pronto a fare suoi – per realizzare una propria
sede – tutti i 25mila mc previsti dalla revisione (dunque con una
decurtazione totale di oltre 23mila mc). Lo spostamento dei volumi su
via Ravenna è ritenuto compatibile, alla luce del prossimo insediamento
del nuovo Campus Eni (il cosiddetto Sesto Palazzo), con la destinazione
d’uso dell’area. Da questo punto di vista il nuovo insediamento, anzi,
potrebbe sfruttare le infrastrutture ivi previste (sotto servizi, piste
ciclabili, parcheggi interrati, ecc.) senza bisogno di crearne di nuove.
Una soluzione così prospettata eviterebbe ulteriore consumo di
suolo per la nostra città. Gli oneri di urbanizzazione incassati con
l’intera operazione, inoltre, saranno in toto destinati alla
realizzazione – attraverso un percorso di progettazione partecipata che
vedrà coinvolti singoli cittadini, Associazioni, Comitati, Parrocchie –
del parco urbano della Campagnetta. Fonte: Comune di San Donato Milanese
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