mercoledì 15 maggio 2013

Wwf, l' ambiente e' un valore da inserire in Costituzione

 

Appello a Orlando in occasione campagna Oasi 2013

L'ambiente e' un valore da inserire nella Costituzione italiana. E' l'appello rivolto dal Wwf al Governo e, in particolare, al ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, e lanciato oggi in occasione della campagna Oasi 2013.

L'associazione ambientalista spiega che inserire l'ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione, nell'articolo 9 accanto al 'paesaggio' e ai 'beni culturali', e' necessario ''non solo per rafforzarne la tutela ma per rilanciare la sfida della sostenibilita' asl centro dell'agenda politica ed economica di questo e dei futuri governi''. La ragione - e' stato spiegato dai responsabili del Wwf alla presenza del ministro Orlando - e' anche quella per cui ''per fronteggiare in maniera equa ed efficace la crisi economica, ambientale e sociale del Paese, occorre necessariamente legare lo sviluppo economico alle politiche di tutela e conservazione della Natura e del capitale naturale, ripensando il pil, i bilanci aziendali e i redditi, anche in virtu' di una contabilita' ecologica, cioe' considerando quante risorse naturali ed ecosistemi vengono trasformati e consumati''. Su oltre cento oasi Wwf, e' stato ricordato, ben settantotto custodiscono siti Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps) che rappresentano il 66,6% degli habitat per la bioregione 'alpina', il 57% per quella 'continentale' e il 65% per quella 'mediterranea'. Il Wwf ha pubblicato il dossier 'Il monitoraggio della biodiversita' nella Rete Natura 2000', realizzato durante 6 mesi di monitoraggio grazie a duecento esperti volontari con il contributo del ministero dell'Ambiente, da cui emerge, tra l'altro, che su un totale di 7.238 dati raccolti, 1.191 sono segnalazioni nuove (il 16,5%) rispetto ai Formulari ufficiali.

Vale a dire che nelle oasi Wwf ci sono 84 habitat e 1.107 specie che la Rete Natura non sapeva di avere. Dallo studio emergono anche criticita': 185 tra specie ed habitat (10 habitat e 175 specie, ovvero il 2,8% del totale monitorato) risultano scomparsi o non piu' segnalati.

Il Wwf rileva l'importanza di tutelare la natura anche alla luce del 'capitale naturale' e della 'contabilita' ambientale': allo stato attuale il sistema dei parchi nazionali italiani riesce ad accumulare circa 5,1 tonnellate di carbonio in piu' rispetto ai dati medi relativi al territorio nazionale per ogni ettaro di superficie e si prevede che potranno diventare circa 6 tonnellate nel 2020. A livello mondiale e' stato ricordato che impedire i processi di deforestazione (bloccandoli definitivamente entro il 2030) ridurrebbe le emissioni di gas, che alterano il clima, stimate tra gli 1,5 e i 2,7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica evitando danni calcolati in oltre 3.700 miliardi di dollari. Un regalo, sottolinea il Wwf, che la natura rende all'uomo sia in termini di benessere che economici. Fonte: Ansa.it

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