Prevista dalla direttiva europea 1999/94/CEE, la 'Guida sul risparmio di
carburanti e sulle emissioni di anidride carbonica delle autovetture
2013' cataloga le automobili secondo l'impatto che hanno sull'ambiente
con una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica,
divisi per alimentazione a benzina o a gasolio (anche ibrida: per il
gasolio è una novità di quest'anno). Una menzione speciale è riservata
ad alcuni modelli che ottengono gli stessi risultati mediante utilizzo
di GPL o metano. Sono anche presenti alcuni modelli di auto a trazione
completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina), che vengono
evidenziati in un elenco a parte. Secondo lo studio, tra le
automobili a minore impatto ambientale spiccano le Toyota Prius Plug-in
(49 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso), Yaris Hybrid
(79) e Auris Hsd (84), tra le vetture ibride a benzina. Tra le ibride a
gasolio al primo posto c'è invece la Volvo V60 Plug In Hybrid (48 g/km
di CO2), seguita da Renault Clio (83) e Twingo (85) equipaggiate con il
1.5 dCi. La Kia Picanto è la meno inquinante delle auto a Gpl e a
benzina, mentre la Fiat Panda è la migliore per benzina e metano. Il
resto sono consigli pratici. Per esempio. Quegli automobilisti fermi al
semaforo che spingono continuamente l'acceleratore per poi partire a
razzo al verde, restando in prima fino a strozzare l'auto, con la radio a
alto volume e i finestrini chiusi per poter tenere l'aria condizionata
altissima. Ecco, tutto da rifare, tutto sbagliato. Per inquinare meno e
risparmiare carburante basterebbe poco. Meno nervosismo anche, forse
anche meno fretta. Tra i primi consigli della guida c'è quello
di accelerare con gradualità. Poi di inserire al più presto la marcia
superiore. Mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme.
Guidare in modo attento e morbido, evitando frenate brusche e cambi di
marcia inutili. E così al contrario. Rallentare gradualmente rilasciando
l'acceleratore con la marcia innestata. Spegnere il motore quando si
può, ma solo a veicolo fermo. Poi ci sono saggi controlli da
effettuare. Meglio quindi mantenere la pressione di gonfiaggio degli
pneumatici entro i valori raccomandati. Togliere portasci o portapacchi
subito dopo l'uso, portare nel bagagliaio soltanto gli oggetti
indispensabili, non modificare il veicolo con alettoni, spoiler. Usare i
dispositivi elettrici solo per il tempo necessario. E il più difficile
di tutti: limitare l'uso del climatizzatore. Il condizionatore fa salire
i consumi, anche del 25 per cento in certe condizioni. Se il clima lo
consente, è meglio aprire i finestrini o l'aerazione interna. Calma, e
sangue freddo. Tra altri suggerimenti la guida ricorda come
curare la manutenzione del veicolo eseguendo i controlli e le
registrazioni previste dalla casa costruttrice. In particolare, cambiare
l'olio al momento giusto e smaltirlo correttamente. Usare gli
pneumatici invernali solo nella stagione fredda, perché fanno salire il
consumo e producono più rumore. Quelli contenuti nella guida non
sono dati negativi. Provenienti da istituzioni europee (Agenzia europea
per l'Ambiente), indicano anzi come la media ponderata delle emissioni
di anidride carbonica delle autovetture immatricolate in Italia è
ulteriormente diminuita negli anni 2011-2012, tanto che già nel 2011 è
stato raggiunto l'obiettivo di 130 g/ km fissato come obiettivo
dall'Unione Europea per il 2015, e nel 2012, secondo dati provvisori, la
media è ulteriormente scesa fino a toccare i 129,9 g/km. I dati confermano la riduzione continua dei consumi e delle emissioni dei modelli, soprattutto
di quelli in versione ecologica, presenti nei listini di quasi tutte le
principali Case automobilistiche. Questo è reso evidente anche
dall'abbassamento dei valori dei modelli inseriti nella graduatoria dei
minori 10 livelli di emissioni, fino al record di 48 grammi di CO2 per
chilometro raggiunto dal migliore modello presente nella guida. Anche i
livelli di consumo dei migliori modelli tendono a scendere, come
dimostra un confronto relativo agli anni 2008-2013.Fonte: La Repubblica.it
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