martedì 19 agosto 2014

Bar della stazione di Pieve, la gestione va all’asta. Ma sul prezzo-base scatta già la polemica

Stazione ferroviaria di Pieve Emanuele (Mdf) 
Pieve Emanuele (Milano), 18 agosto 2014 - Centottanta mila euro la base d’asta per aggiudicarsi la gestione del bar-biglietteria della stazione ferroviaria di Pieve. Una cifra che ha sollevato forti polemiche provocando la protesta del comitato «Amici di via delle Rose». A metà luglio il comune di Pieve Emanuele ha pubblicato il bando di concorso per l’affidamento in concessione «della gestione del fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria di Pieve (sala di attesa viaggiatori, servizio bar-punto di ristoro e rivendita di giornali e titoli di viaggio). La documentazione per partecipare al bando dovrà essere presentata entro il 14 settembre prossimo». «Un bando di gara a estate inoltrata che prevede la presentazione di una sfilza di documenti che difficilmente si riescono a recuperare in periodi di ferie – spiega Andrea Loutfy del comitato amici di via delle Rose –. Difficilmente chi è interessato a parteciparvi potrà recuperare tutte le informazioni utili e valutare se prendere parte alla gara». Ma il fattore che ha provocato la protesta maggiore è la base di partenza dell’asta: 180mila euro.
«L’amministrazione comunale ha stimato che questo servizio porterà nelle casse di chi lo gestirà almeno mille euro al mese. Infatti l’affidamento prevede una convenzione per 15 anni ossia 180 mesi. Ma come può un privato anticipare l’incasso previsto dei prossimi 15 anni, tutto assieme? – si chiedono dal comitato –. A questo punto uno per lavorare deve pagare...». Il sistema della gestione a lungo termine di beni dell’amministrazione comunale è stato già sperimentato recentemente con la nuova piscina scoperta. E sta dando per ora ottimi risultati. 
«Abbiamo dato alla società che gestisce il centro sportivo e la piscina coperta la possibilità di realizzare due vasche scoperte, una per adulti e una per bambini, i cui costi sono stati tutti a carico loro. Gestiranno il centro per 15 anni con possibilità di rinnovo. In questo modo abbiamo dato ai cittadini un servizio che attendevano da 40 anni. Anche il fabbricato della stazione prevede una gestione a lungo termine di chi vincerà la gara». Insomma, per dare servizi ai cittadini le amministrazioni comunali, con le casse vuote, sono costrette da dare in gestione le proprie strutture a lungo termine. «Fra l’altro – spiegano dal Comune – un servizio come quello della stazione dovrebbe portare nelle casse del gestore privato ben più di mille euro mensili». Fonte: Il Giorno

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