sabato 10 gennaio 2015

Addio a Francesco Rosi, il regista e sceneggiatore napoletano aveva 92 anni.

A 92 anni è scomparso un altro dei nostri autori cinematografici: Francesco Rosi, nato a Napoli il 15 novembre 1922, figlio del direttore di un'agenzia marittima, è morto a Roma, dove si era trasferito diversi anni fa dopo aver trascorso la giovinezza nella sua città. La notizia è stata anticipata dal sito de Il Mattino.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1946, Rosi viene assunto da Ettore Giannini come assistente teatrale nello spettacolo 'O voto di Salvatore Di Giacomo: da lì passerà a collaborare con altri teatri, come aiuto regista, dove otterrà anche piccole parti come attore. Fin da bambino è attratto dal cinema: a tre anni vince un concorso fotografico indetto da una casa di produzione americana che cercava bambini somiglianti a Jackie Coogan, il bimbo protagonista de Il monello di Chaplin. Lavorerà anche a fianco di Luchino Visconti per La terra trema (1948) e Senso(1953), con Aida Valli e, dopo aver lavorato come sceneggiatore (Bellissima, del 1951, con Anna Magnani, e il successivo Processo alla città, del 1952), comincerà a diventare sempre più indipendente: dopo le pellicole melodrammatiche (Tormento, del 1950, con Amedeo Nazzari) arrivano le collaborazioni a film più importanti, comeI vinti (1953) di Michelangelo Antonioni e Proibito (1954), di Mario Monicelli. Due anni più tardi, nel 1956, sarà co-regista, insieme Vittorio Gassman, del film Kean - Genio e sregolatezza. Il 1958 sarà l'anno della complena emancipazione: La sfida è il primo lungometraggio a portare la sua firma, mentre l'anno successivo si troverà a dirigere uno dei grandi attori italiani: Alberto Sordi. I magliari, del 1959, racconta la storia di un immigrato che, dalla Germani all'Italia, si troverà faccia a faccia con la camorra.Fonte: LaRepubblica.it

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