Città Metropolitana prevede di creare un sovrappasso per eliminare il nodo semaforico sandonatese, ma l’associazione ambientalista chiede garanzie a salvaguardia del verde.
«C’è il rischio che venga deturpata l’oasi Levadina»
Quello dei semafori di San Donato rappresenta
una dei nodi più problematici per il traffico del Sudmilano lungo la Paullese,
assieme al semaforo di Conterico. Da tempo Città Metropolitana e Comune
discutono sulle possibili soluzioni da adottare per l’eliminazione del nodo
semaforico e, allo stato attuale, l’ex Provincia ha allo studio il progetto per
realizzare una strada a scavalco della Paullese, che colleghi la ex S.S. 415
con la via per Monticello. A tal proposito il WWF sudmilanese, pur non
esprimendo un parere necessariamente negativo in merito a tale scelta, ben
consapevole che la situazione del nodo sandonatese presenti molti aspetti di
criticità, ha chiesto a gran voce che venga salvaguardato l’ambiente
circostante. «La strada e la rotonda che nascerà - hanno commentato gli
ambientalisti - sconfinerà in maniera non trascurabile in corrispondenza
dell’Oasi di Levadina, andando ad erodere significativamente un ambiente di
notevole pregio nonché Oasi WWF. Seguendo poi lo sviluppo della nuova bretella,
abbiamo constatato come questa avrà un impatto ancora maggiore sull’area di
pregio naturalistico in sponda destra del Lambro, altro importante tassello del
biocorridoio fluviale, in corrispondenza di via Gela, la cui parte terminale
accoglie anche il Gattile, sede dell’Associazione Mondo Gatto». Alla luce di
ciò, il WWF auspica che, per la realizzazione del manufatto stradale, si presti
attenzione a tutti quegli accorgimenti volti a: «Non entrare nell’oasi Levadina
ma recuperare spazio dall’area incolta privata limitrofa; in corrispondenza del
tratto di via Gela prima del Gattile, per evitare il taglio degli alberi di
grandi dimensioni, verificare la possibilità di utilizzare l’area a destra
adiacente alla strada, di proprietà privata; minimizzare i danni alla colonia
felina; interventi compensativi lungo il tracciato (messa a dimora di opportune
essenze arbustive per ridurne l’impatti visivo e le emissioni sonore)».Fonte: 7giorni
Nessun commento:
Posta un commento