mercoledì 29 agosto 2018

Melegnano, il Comune tuona: «Chiudere la moschea»

È abusiva, nel perimetro di un sito inquinato. E «Entro giovedì dovrà cessare l’attività». La decisione sul centro culturale islamico di Melegnano è stata presa nelle scorse ore dagli uffici comunali in coda a i quattro sopralluoghi compiuti negli ultimi mesi dalla polizia locale di Melegnano. L’ultimatum è fissato dunque per il 30 agosto, e «Qualora ciò non avvenisse (la chiusura, ndr), verranno inviate le comunicazione di rito all’autorità giudiziaria, a cui potrebbero seguire le operazioni di sgombero o divieto di accesso», assicura il sindaco Rodolfo Bertoli.Il nodo, come detto, è rappresentato dalla presenza della moschea all’interno di un sito inquinato di rilevanza regionale (l’ex chimica Saronio) e del costante, grande afflusso di persone che lo frequentano: «Negli ultimi mesi la polizia locale ha effettuato ripetuti sopralluoghi, i cui esiti sono risultati contrastanti sull’attività interna all’immobile ad ovest della città - spiega il sindaco-. Ma gli ulteriori controlli di inizio agosto hanno inequivocabilmente accertato che il capannone vede la presenza di un notevole afflusso di persone per ragioni di culto o comunque per svolgere attività di carattere sociale e culturale. Tutto questo in aperto contrasto con il parere dell’Asl che vieta lo svolgimento di attività non produttive, ed in particolare la presenza di categorie di persone deboli quali i bambini». 
Morale? «Entro giovedì 30 agosto dovrà cessare qualunque attività esclusa dal parere dell’Ats (ex Asl) conformato dalla sentenza del Tar, nonchè in contrasto con la normativa urbanistica vigente in città» ribadisce Bertoli. il cambio di destinazione d’uso da produttivo a culturale-religioso, che secondo Asl e Regione Lombardia avrebbe comportato rischi per la salute dei frequentatori, era stato negato nel settembre 2014 dall’amministrazione in carica all’epoca. Fonte: Il Cittadino

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