lunedì 29 settembre 2008

A San Donato - Penati a Roma per protestare contro lo stop al metrò giallo


«No all’Expo dei ricchi e degli speculatori. Faremo campagna elettorale, l’anno prossimo, all’insegna di questo slogan: no a una Milano ancora di più dei ricchi e degli anziani».

L’anticipazione arriva da Filippo Penati, presidente della Provincia, ospite della festa del Partito democratico a San Donato Milanese. La due giorni Pd ha visto arrivare, nel tardo pomeriggio di ieri, il numero uno di palazzo Isimbardi per un faccia a faccia coi cittadini. Tanti della zona via Parri-Di Vittorio (la festa è stata organizzata proprio al centro civico locale), spesso teatro di violenze e illegalità che hanno costruito un’immagine certo non positiva. In attesa del consiglio comunale aperto di stasera, proprio sulla situazione delle vie Parri-Di Vittorio, Penati si è esposto alle sollecitazioni dei residenti su argomenti come la sicurezza e la prevenzione di spaccio e microcriminalità.Alcuni cittadini hanno criticato l’«astrattezza» attribuita all’attuale giunta di San Donato, «che organizza incontri sul terrorismo internazionale ma non conosce le nostre problematiche di strada». Altre voci vedono un pericolo nel «considerare San Donato ricca e sicura solo perchè gli stipendi medi sono alti». Provocazioni cui il presidente non si è negato, insistendo però molto sul «grande affare» di Expo 2015 e lanciando moniti alla periferia che rischia di coprirsi di cemento. Penati non usa mezzi termini: «Su Expo Milano siamo partiti male - ha detto infatti - perché ci siamo tutti concentrati sulle nomine di vertice mentre bastava guardare le Olimpiadi di Torino 2006 per fotocopiarle». Secondo l’ex sindaco di Sesto «si parla tanto di rischio flop per l’Expo, ma se ci porterà un buon trasporto pubblico sarà comunque un successo». Ecco perchè «dopo l’affossamento del progetto di prolungamento della metro 3 la Provincia ha chiesto un colloquio con il ministro Matteoli». Infine, il rischio cementificazione: «Una parte del mondo finanziario ammette che di Expo 2015 bisognerà «approfittare». Noi siamo contro: non vogliamo una Milano improponibile per giovani e ceto medio. E andremo così alla campagna elettorale»
Fonte:Il Cittadino

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