ROMA - Sfila a Roma il corteo antirazzista, organizzato dopo gli ultimi episodi di violenza ai danni di immigrati in alcune città italiane. Sono ventimila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo antirazzista a Roma. La testa del corteo ha raggiunto Piazza Venezia dovrà avrà luogo un concerto. Durante il percorso i manifestanti hanno scandito, tra gli altri, slogan a favore della sanatoria degli irregolari: "Sanatoria, libertà" e "Vogliamo un mondo di tutti i colori, razzisti ed oppressori ne resteranno fuori"."Da oggi nasce una profonda reazione al razzismo, che in questi mesi è stato provocato anche dal Governo e dal suo pacchetto sicurezza". Lo dice Renato Scarola di Socialismo rivoluzionario, una delle sigle. "Le decisioni del Governo - prosegue - hanno inasprito la rabbia che cova e lo dimostrano gli episodi di Milano e Roma, anche nelle classi popolari. Oggi dobbiamo renderci conto che il razzismo non può essere sconfitto da questi politici, ma è un sentimento che deve nascere in ogni singolo cittadino: convivenza e accoglienza devono essere i punti di partenza di tutti".Gli immigrati che giungono da Castel Volturno sono circa un centinaio: aprono il corteo tenendo in mano le foto dei ragazzi trucidati dal clan dei Casalesi. "Per noi oggi è un evento importante - dice Christopher - Quanto fatto dalla camorra è prima di tutto un massacro a sfondo razzista. Tra noi c'é chi sbaglia, ma in maggioranza siamo persone perbene, che lavorano e che cercano di mandare in Africa un po' di soldi a chi sta peggio". Circa 300 persone appartenenti alla comunità cinese di Roma sta partecipando al corteo contro il razzismo nella capitale. "La nostra presenza qui è motivata non solo da quanto accaduto a Tor Bella Monaca ma perché oggi in Italia è necessario ribadire il no a tutti i tipi di razzismo - afferma Jixin, uno dei portavoce della comunità - Saremmo stati qui lo stesso ma quello che è successo a Tor Bella Monaca deve rappresentare un campanello d'allarme per tutti. I rappresentanti della comunità cinese marciano con uno striscione che recita "contro qualsiasi discriminazione". "Noi siamo per l'integrazione - conclude Jixin che vive in Italia da circa 9 anni -. Fino ad oggi gli episodi di intolleranza verso di noi sono stati pochi ma ci auguriamo che non stia cambiando il vento".
AMICO ABBA, CI GIUDICATE SOLO PER IL COLORE - In testa al corteo c'é anche Max, amico di Abba ucciso a Milano. "A voi che pensate di essere migliori di noi, a voi che ci chiamate clandestini - ha detto Max - a voi ignoranti, ci siamo stancati di voi, perché ci giudicate solo per il colore della pelle". E' scesa in piazza per dire "basta al razzismo" anche la soubrette tv Sylvie Lubamba: "Mi sento parte in causa perché anche se sono nata in Italia sono di origine africana. Sono con loro, non potevo non essere qui". Partecipano al corteo, sotto una pioggia battente, non solo immigrati ma anche semplici cittadini. Molti anche i bambini accompagnati dai genitori. Tra di loro una bimba che tra le braccia stringe un bambolotto di colore.
FINI: PERICOLO C'E', SERVE UN OSSERVATORIO - "Sarebbe sbagliato negare che esiste un pericolo razzismo e xenofobia". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervistato da Paolo Mieli alla festa della Libertà di Milano. Parlando di alcuni casi di aggressioni a cittadini extracomunitari, Fini ha citato il caso della donna somala che ha denunciato di essere stata umiliata dalla polizia: "lo ha denunciato due mesi e mezzo dopo e la polizia ha dichiarato che la querelerà. Per questo dico che è necessaria la cautela". Il presidente della Camera, dopo aver ricordato l'idea di costituire un osservatorio alla Camera per il razzismo, ha sottolineato il ruolo della politica per combattere ogni possibilità di razzismo: "il razzismo nasce dalla diffidenza e dall'ignoranza e dalla paura nei confronti dell'altro che spesso é motivata. Serve una politica chiara sull'immigrazione. Non si possono aprire le porte a tutti per un malinteso senso di solidarietà".
"I naziskin o teste rasate hanno innanzitutto la testa vuota e non hanno nulla a che fare con certi valori", ha detto Fini. "Credo - ha spiegato - che si possa essere di destra, di sinistra e di centro. Ricordo però che uno dei tratti fondamentali della cultura occidentale degli ultimi 70 anni è quella del rispetto della persona umana perché senza quello non si può neppure parlare di cultura".
VELTRONI: SARA' TEMA DI UNA MANIFESTAZIONE PD - "Il pesante clima di intolleranza che si sta diffondendo nel Paese impone a tutti una profonda riflessione. Si ripetono con allarmante frequenza episodiinaccettabili, aggressioni, violenze, discriminazioni. Tutto ciò è frutto di un'atmosfera cupa e negativa alimentata da una destra populista e demagogica che si è assunta la grave responsabilità di utilizzare e alimentare strumentalmente la paura degli italiani". Così il segretario del Pd Walter Veltroni, raccogliendo l'appello di un gruppo di intellettuali, annuncia che la lotta al razzismo sarà uno dei temi della manifestazione del Pd. "Avverto il rischio di una diffusione - sostiene Veltroni - a macchia d'olio di rigurgiti razzisti e xenofobi, una prospettiva intollerabile per tutti quelli che hanno a cuore ivalori della libertà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale. Contribuire a salvare l'Italia da questo scenario è un dovere di cui il Partito democratico sente in pieno la responsabilità. Anche per questo mi sembra profondamente giusto, come hanno scritto tra gli altri Tullia Zevi,Piero Terracina, Luigina di Liegro, Giuliano Amato, che la manifestazione nazionale del 25 ottobre sia anche una grande mobilitazione di protesta contro il dilagare di una degenerazione che tutta l'Italia civile e democratica vuole respingere con tutte le sue forze".
Ansa - 2008-10-04 19:31
Nessun commento:
Posta un commento