Riguardo al toponimo gli storici hanno espresso pareri diversi: alcuni identificano Somaglia con l'antica località di Monte Oldrato o Ilderado, altri invece ritengono che anticamente il comune di Somaglia si chiamasse Roncaglia, e che questo nome le derivasse probabilmente dalla pianura sottostante, compresa tra il Po e l'alto terrazzo padano, dove si tenevano le diete imperiali, ovvero grandi assemblee della durata di più giorni che gli imperatori solevano indire, convocando i feudatari o i rappresentanti dei comuni lombardi. Lo storico Giovanni Agnelli confuta l'opinione che Roncaglia si trovasse sulla riva destra del Po ed avvalora con molti argomenti l'ipotesi che fosse invece sulla sinistra. Solcata anche da un grosso ramo del Lambro, Somaglia sarebbe quindi l'insediamento sorto nei pressi dell'accampamento imperiale. Verso il Mille vi fu eretto un castello, il "Castrum Novum", che divenne la residenza dei conti Cavazzi, ai quali il vescovo di Lodi Paolo Cadamosto nel 1367 assegnò in affittanza molti beni situati in questo territorio. I Cavazzi vennero investiti del feudo della Somaglia nel 1370 da Bernabò Visconti, che vi fece costruire sembra un'altro castello tuttora esistente. Gian Galeazzo privò temporaneamente i cavazzi del feudo, che verrà loro restituito nel 1407 da Giovanni Maria. Il castello che ancora oggi domina l'abitato di Somaglia, nel XV secolo subì vari passaggi di proprietà: pervenne agli Arcelle di Piacenza, poi al conte di Caramagnola, agli Isei, al capitano di Ventura Niccolò Piccinino, finché Francesco Sforza, diventato duca, aiutò i Cavazzi a rientrarne in possesso. Furono dunque questi feudatari, chiamati d'ora in poi conti della Somaglia, a trasformare il maniero in dimora signorile e a farne la propria residenza stabile, nei primi anni del 1600. Quando, nel 1688, il conte Antonio II morì senza prole, lasciò il palazzo in eredità al nobile cremonese Paolo Dati. Questa Famiglia, che si distinse per benemerenze filantropiche, e protesse le arti, si estinse nel 1816. Dal censimento del 1931 a Somaglia figura una popolazione di 3073 abitanti. Questo comune ha dato alla grande guerra 75 caduti e 4 decorati al valore militare.
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