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Entro questo mese sarà pronto il progetto definitivo che prevede il prolungamento della rete metropolitana milanese fino a Paullo e già dal 10 dicembre il Cipe (Comitato interminsteriale per la programmazione economica) potrà dare il via libera alla linea gialla “lunga”. È quanto emerso al tavolo di verifica per l’accordo di programma per la viabilità del Sud-Est milanese, convocato ieri sulla scorta dell’aut aut imposto dai sindaci del territorio pronti alla mobilitazione senza il disco verde al metrò. A dare ulteriori rassicurazioni è intervenuto un portavoce del ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, che ha ribadito gli impegni del governo davanti alla platea formata da Anas, Cal (Concessionaria autostradale lombarda), dalle due province di Lodi e Milano, e dai primi cittadini dei comuni dell’hinterland e del Lodigiano. Così come l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, che ha presieduto il summit, e il presidente della regione Roberto Formigoni, concordi nel sostenere che l’accordo di programma può andare avanti solo se viene rispettata ogni sua parte. «Noi siamo stati chiari fin da principio - sottolinea il sindaco di Paullo Claudio Mazzola -: o va avanti tutto, o si ferma tutto. La metropolitana è irrinunciabile e se non si realizza la nostra opposizione sarà risoluta. Abbiamo ottenuto garanzie e io per natura non sono pessimista, ma comunque non dobbiamo in ogni caso perdere di vista la difficoltà del reperimento dei fondi, sebbene poi ci siano argomenti che ci fanno ben sperare». Per esempio il prolungamento della linea Tre è stato inserito nel tavolo Milano e nel tavolo per l’Expo (gli interventi per l’esposizione internazionale sono stati suddivisi in tre blocchi, proprio nel terzo è prevista la gialla). Inoltre la regione l’ha collocata tra le infrastrutture strategiche e il ministro Matteoli l’ha definita «opera da sostenere». Sulla carta però ci sono solo 150 milioni di euro: ahimé denaro solo teorico, in una situazione di crisi come quella che si sta vivendo certo non è semplice raggiungere il risultato. Per coprire l’impegno di spesa complessivo bisogna raggiungere quota 900 milioni di euro. Ecco perché in molti restano scettici. Per Rifondazione comunista, circolo Previato di Peschiera, non ci sarà nessun prolungamento della metropolitana fino a Paullo. «L’avvio degli interessi per l’Expo a Milano - si dice in un comunicato del partito - hanno distratto tutti i finanziamenti verso un’altra area della provincia, di fatto declassando i bisogni delle migliaia di persone che ogni giorno vengono intrappolate in quello stretto corridoio rappresentato dalla Statale Paullese». La soluzione? Una mobilitazione generale e una tto di buona volontà dei comuni che stanzino piccole somme per l’opera nei loro bilanci.
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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