Corte Palasio - Si attendono intanto gli esiti delle autopsie sui volatili trovati morti a “l’Ortica”.Non ha dubbi il presidente del Parco Adda sud Gori.
Resta il mistero sull’avvelenamento delle cicogne bianche che erano ospitate al centro ricreativo “l’Ortica”. Tra qualche giorno dovrebbe arrivare l’esito dell’esame tossicologico, per capire che tipo di veleno è stato somministrato agli animali. «Non abbiamo fatto neanche in tempo a chiamare il veterinario - spiega Maurizio Polli, vice direttore del Parco Adda sud - è successo tutto in otto giorni, ma di mezzo c’erano il sabato e la domenica. Siamo stati presi in contropiede. La stazione d’ambientamento era avviata da un anno e non avevamo ancora stretto convenzioni con un servizio veterinario specifico. Era “l’Ortica” che si occupava di dar da mangiare agli animali e di tenerli sotto controllo». Il responsabile dell’azienda Aldo Rossetti non riesce a capire cosa possa essere successo: «Gli animali - dice - non davano segni di malessere. La mattina stavano bene e la sera li trovavo per terra morti. Ho avvisato subito il Parco dall’inizio. Mi hanno detto di mettere gli animali in freezer per riuscire poi a sottoporli all’autopsia». Il presidente Silverio Gori non sa darsi una risposta: «Mi hanno avvisato quando ne erano già morte quattro - commenta -; sembra proprio che l’avvelenamento sia doloso». Secondo il veterinario Rudy Rossino, da una vita a contatto con gli animali ammalati, «anche se fosse arrivato il veterinario ormai il danno era fatto. Se si conosce il tipo di veleno utilizzato ed esiste un antidoto per combatterlo - spiega - allora è possibile salvare gli animali. Altrimenti credo sia difficile. È comprensibile anche che abbiano mangiato tutte lo stesso boccone avvelenato e poi siano morte in tempi diversi. Ciò dipende dalla quantità ingerita e anche dalla capacità di resistenza dei singoli animali». La voliera delle cicogne è ospitata, dall’1 giugno 2007, su un terreno dato in convenzione gratuita dal proprietario Berto Placido al Parco, per una decina d’anni. «Di questo centro - spiega Mauro Canziani, referente di Odulvais, l’associazione ora confluita in legambiente Lombardia e che gestisce la stazione d’ambientamento di cicogne di Castiglione. Abbiamo una convenzione da 6mila euro per il centro che scade a fine mese e che comprende diversi aspetti, da quelli tecnici e sanitari al monitoraggio. Stiamo aspettando che il Parco ci dia una risposta sul futuro. Sarebbe un peccato che il rapporto si interrompesse. Vorrebbe dire perdere tutto il lavoro di questi anni. Il dato positivo del 2008 è che le nostre cicogne hanno fatto tre tentativi di nidificazione, anche se nessuno poi ha prodotto dei piccoli, ma è stato così ovunque. La stazione è frequentata da diverse cicogne selvatiche. Quelle in voliera, invece sono 7. Ci dispiace per le cicogne de “l’Ortica”. Castiglione, più o meno, è sempre monitorata, ci siamo noi, poi ci sono le Gev del Parco. Mettere delle telecamere non so se servirebbe, ti porterebbero via anche quelle. La neve, nei giorni scorsi, ha fatto cadere una voliera, ma per fortuna nessuno degli animali è rimasto ferito. Il Parco sta raccogliendo i preventivi per farla sistemare. A Castiglione, secondo me, è importante intensificare il rapporto con la comunità locale, per fare in modo che il centro cicogne diventi patrimonio di tutti. Se un patrimonio è collettivo, lo si difende meglio».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento