Qui, nella seconda parte del secolo XIV fu eretto da Lanfranco Porro, membro di una nobile famiglia legata alla corte dei Visconti di Milano, un piccolo oratorio - dedicato a Santa Caterina - e interamente affrescato. Ma già all'inizio del Novecento le infiltrazioni di umidità avevano seriamente danneggiato la struttura dell'edificio mettendo in grave pericolo gli affreschi che lo decoravano internamente. Nonostante i lavori di risanamento condotti nel 1943, la stato di conservazione dei dipinti continuava a essere a rischio.Fu così assunta dalla Sovrintendenza la decisione di “strappare” gli affreschi e di trasferirli su tela in modo che potessero essere salvati ed esposti. La cappellina di Mocchirolo, fedelmente riprodotta nelle sue forme e dimensioni, si trova ora all'interno della Pinacoteca di Brera dove è facilmente visitabile in tutto il suo splendore.Gli affreschi del presbiterio rappresentano la Crocifissione, che ripete un modello compositivo ed espressivo assai frequente nell’epoca, anche se qui risulta molto semplificato, senza l’affollamento di soldati e cavalieri.Sulla volta è raffigurato il Cristo in mandorla, seduto tra i simboli dei quattro Evangelisti. Sulla parete di sinistra viene riprodotta la scena di Sant'Ambrogio che flagella gli eretici, con figure di intensa solidità plastica e vivace espressività, e le Nozze mistiche di santa Caterina, seduta in trono, raffinatissima, di una bellezza quasi profana.
La parete destra dell'oratorio è invece occupata dalla scena della Presentazione del modellino dell'oratorio alla Vergine da parte della famiglia Porro.L’omogeneità e l’alta qualità dei cicli pittorici di Mocchirolo, di Lentate e di Solaro sembrano suggerire l’attività di un unico grande artista. Potrebbe trattarsi di Pecino da Nova. Un documento del 1378 ne confermerebbe la presenza in quegli anni a Mocchirolo.
sabato 13 dicembre 2008
L'ORATORIO DI MOCCHIROLO
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