Il gruppo di Rifondazione comunista di San Giuliano, in un comunicato stampa diramato nella giornata di ieri, esprime così aperto dissenso alle delibera approvata settimana scorsa dal Parco Agricolo Sudmilano. Il documento secondo i comunisti locali «apre pericolosamente la strada alla cementificazione del più importante polmone verde dell’area metropolitana milanese». In particolare, viene fatto presente che «se la proposta di variante normativa del Piano territoriale di coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano inerente “aree di ricomposizione dei margini urbani e di riqualificazione paesistica ed ambientale, di interesse pubblico e di riassetto urbanistico” venisse infatti adottata dal consiglio provinciale, i comuni del Parco potranno costruire su aree attualmente vincolate ad uso agricolo dimostrando soltanto la presunta utilità locale o sovracomunale degli interventi e concedendo in cambio opere di compensazione ambientale (monetizzabili)». Un rischio particolarmente temuto dalla forza politica di maggioranza che, con dati alla mano, mette in risalto i possibili scenari che un indirizzo del genere potrebbe aprire. Viene fatto notare che «sebbene le aree interessate da possibili trasformazioni non potranno superare l’1,5 per cento del territorio comunale compreso nel perimetro del Parco, con un limite massimo di 15 ettari per comune, ciò comporterà comunque la perdita complessiva, non certo irrisoria, di almeno 500 ettari di territorio fino ad oggi sottratto alla speculazione edilizia e alla cementificazione». Dal momento quindi, che a questo punto la parola va ai primi cittadini, e che il comune di San Giuliano rappresenta la realtà della Provincia di Milano che ospita la maggior quota di Parco con un importante estensione ad uso agricolo, Rifondazione, in vista dell’assemblea dei sindaci in programma per venerdì, lancia un appello. In questa fase, che si prospetta particolarmente dibattuta, chiede «a tutte le forze della sinistra e ambientaliste di opporsi a questa scelta e auspica che il sindaco Marco Toni nell’assemblea dei sindaci esprima parere contrario». In pratica, viene chiesto ai rappresentanti istituzionali di prendere le distanze da una scelta che «Rifondazione comunista di San Giuliano considera incomprensibile e dannosa per i territori e per le popolazioni che li abitano».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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