venerdì 8 maggio 2009

Paullo - Tutti in bicicletta a difesa dell’ambiente

La cicloguida “In bici tra Lodi e Milano” ha ottenuto un grande successo ed è stata tradotta anche in inglese e tedesco.Oltre cento soci in un anno per l’associazione “Paullo che pedala”.

Presente per la terza volta alla tradizionale fiera di primavera "Cià che Girum", l'associazione cicloambientalista Paullo che Pedala-Fiab può oggi vantare un curriculum di tutto rispetto: nata nel 2007 come sezione locale di Ciclodi-Fiab, si è dovuta costituire già nel 2008 come associazione autonoma per aver superato, dopo solo un anno di vita, i 100 soci. La missione dell'associazione è molto semplice e allo stesso tempo ambiziosa: diffondere la "cultura della mobilità sostenibile" promuovendo l'uso della bicicletta per cambiare gli stili di vita individuali nella scelta dei mezzi di trasporto, e orientare le scelte delle amministrazioni pubbliche verso interventi ancora più incisivi a sostegno della mobilità dolce. La promozione della "civiltà della bici" non passa solo attraverso il pur ricchissimo programma gite (che quest'anno comprende oltre alla ormai famosa notturna "Pedali nella Notte", anche una ciclovacanza in Baviera, lungo la ciclabile dell'Altmuehl) ma segue interventi di educazione stradale orientati all'uso consapevole della due ruote, coinvolgendo le classi terze primarie dei due plessi scolastici di Paullo. Il cicloturismo, altra finalità dell'associazione ha visto quest'anno l'enorme successo della cicloguida "In bici tra Lodi e Milano". La cicloguida - dieci itinerari ciclabili intorno a Paullo, documentati da Paullo che Pedala-Fiab e tradotti anche in inglese e tedesco - è già diventata un "classico" per gli amanti delle due ruote e in un certo senso rappresenta il "manifesto" dell'associazione: la promozione della bici come strumento per la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio. «Il Sudmilano e il Lodigiano - dice il presidente Ezio Intropido - hanno delle potenzialità immensamente sottovalutate. Si pensi che l'itinerario ciclabile che unisce il Po a Lecco e in pratica alla Svizzera, attraverso la Greenway Adda-Muzza, è già praticamente fatto e purtroppo poco pubblicizzato. Paullo occupa lungo questa dorsale una posizione strategica. L'appuntamento di Expo 2015 potrà essere l'occasione per la valorizzazione del territorio, della cultura e delle identità locali attraverso il cicloturismo. Sarebbe veramente un'occasione persa non riuscire a cogliere questa opportunità come volano per il rilancio della vocazione ciclo-agrituristica di questo bellissimo lembo di Lombardia».

Fonte: Il Cittadino

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