martedì 26 maggio 2009

San Donato - Aerei fracassoni, ecco gli indennizzi

Il via libera ai contributi però potrebbe preludere ad un aumento del traffico nella zona.Fondi ai residenti di Bolgiano per le opere anti rumore.

Fondi in arrivo per i circa cento residenti della frazione Bolgiano che da anni aspettano i contributi per proteggere le loro abitazioni dal fracasso degli aerei. Ma se la notizia emersa da un colloquio tra il presidente del comitato antirumore Arturo Gioffredi e il sindaco Mario Dompè può far tirare un sospiro di sollievo alla quota di residenti che hanno diritto ad un sostegno economico per mettere in atto opere di mitigazione acustica nel proprio appartamento, il territorio sandonatese sul fronte rumori rischia di andare incontro ad un deciso peggioramento. Spiega infatti l’avvocato Gioffredi: «Mi è stato riferito dal sindaco che il direttore di Linate e presidente della commissione, dottor Basile, ha annunciato che i limiti per i movimenti orari dagli attuali 18 passeranno a 31». Il presidente della delegazione che da circa dieci anni si batte per una programmazione sostenibile del Forlanini, riguardo al panorama che si sta prospettando, continua: «Una modifica sostanziale del traffico su Linate non potrebbe prescindere da una valutazione di impatto ambientale che rischierebbe seriamente di provocare la chiusura dello scalo. Nello stesso tempo si tratta di una dichiarazione allarmante e che induce a grande attenzione per quanto avviene nel sistema aeroportuale milanese dopo i recenti sviluppi che hanno penalizzato Malpensa. Non vorremmo che gli interventi di mitigazione divenissero una sorta di lasciapassare o una giustificazione per scaricare altro rumore sul territorio». In questo contesto viene anche evidenziata l’esistenza di due ordinanze del Tribunale di Milano che impongono al direttore della stazione aeroportuale di rimanere sotto i 65 decibel nelle aree di Bolgiano e Redecesio. Ma in tema di nuovi scenari, una volta conclusi i lavori della commissione ad hoc, San Donato perlomeno ha dalla sua parte il fatto che verrà mantenuta la distribuzione che prevede gli atterraggi sul Sudmilano, ma non i decolli, se non in eccezionali casi di carattere meteorologico. Riguardo invece ai prossimi passaggi, che dovrebbero completarsi nel breve termine, la Sea a questo punto dovrebbe mettere a disposizione “l’impronta in scala”, ovvero una sorta di mappa del rumore, al fine di individuare gli immobili della città che ricadono nell’area dove viene sforata la soglia dei 65 decibel, in quanto i residenti di quelle aree potranno trarre vantaggi in termini di contributi per la sostituzione degli infissi piuttosto che l’installazione di un impianto di aria condizionata. Insomma, se qualcosa di positivo si è mosso per un manciata di residenti che è in attesa da qualche anno di risposte, si sono contemporaneamente aperte nuove prospettive poco incoraggianti, con il rischio di un incremento dei movimenti giornalieri dei veivoli. Fonte: Il Cittadino

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