Dal ballo ai fischi, una giornata difficile per il premier. Prima, al mattino, quando già si sapeva che la tragedia di Viareggio aveva fatto molte vittime, è andato alla manifestazione dei "napoletani eccellenti nel mondo" e si è fatto riprendere mentre scherzava e ballava con una avvenente partecipante alla festa. Poi quando è uscito ci sono stati i primi momenti di tensione della giornata. Una cinquantina di disoccupati organizzati, di lavoratori della Atitech, lo hanno contestato e fischiato al grido di "buffone" fuori dal Teatro San Carlo. Alcuni disoccupati sono saliti su impalcature presenti all'interno della galleria Umberto, mentre momenti di tensione si sono registrati tra le forze dell'ordine e gli operai dell'Atitech che volevano esporre uno striscione sulla una transenna vicina al San Carlo. Presenti anche i senza lavoro del Progetto Isola, delegati della Cgil che stanno effettuando un volantinaggio e lavoratori della Tirrenia navigazione.«Sono persone della sinistra che si dovrebbe vergognare», ha replicato il premier. Poi alle telecamere ha dato la sua versione: «Quelli che sentite sono gli organizzati dalla sinistra, sono quelli che conosciamo bene e questa sinistra si dovrebbe vergognare».Nel pomeriggio sul luogo della sciagura è andata anche peggio. Dopo aver detto poche ore prima "vado a Viareggio a prendere in mano la situazione" Berlusconi è arrivato alla stazione devastata dalle fiamme e un gruppo di cittadini lo ha accolto con fischi, urla di "vai via buffone, non vogliamo passerelle". Altri hanno applaudito. c'è stato qualche momento di tensione. La scena si è ripetuta davanti al municipio, quando i sostenitori hanno applaudito il premier, ma molti altri lo hanno nuovamente fischiato. Berlusconi si è trattenuto al Comune 15 minuti, poi è uscito da una porta sul retro. Il ministro Matteoli, uscito dalla porta principale è stato accolto da fischi e contestazioni. Forse il tempo delle passerelle sta finendo. Fonte: L'Unità.it
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