Comazzo, come tanti altri borghi lodigiani e milanesi già fuori la prima cerchia periferica della metropoli (siamo a 25 chilometri dal Duomo), “emerge” da una storia completamente verde. Il passato, andando indietro nemmeno di troppi anni, si identifica sempre di più con con le parole agricoltura e allevamento. In realtà l’agricoltura, nel vasto territorio comunale che segue le prime anse del Parco Adda Sud, esiste ancora eccome, visto che sono ben dodici gli imprenditori (anche zootecnici) in piena attività fra Comazzo, Lavagna, Bocchi e frazioni minori. Le testimonianze del lavoro sviluppatosi attorno ai campi, alle cascine e alle stalle, tuttavia anche a Comazzo e Lavagna stanno lasciando i centri storici per ricollocarsi in zone che per molto tempo non saranno raggiunte da alcuna urbanizzazione. Il processo di ricollocazione delle aziende agricole in contesti più adatti, in atto in tutta la Bassa padana, libera spazi per operazioni di recupero urbanistico che in alcuni casi hanno l’effetto di cambiare davvero la “cartolina” del paese, il suo biglietto da visita immediato. Comazzo e Lavagna dal ‘99 ad oggi, nello spazio di un decennio, sono state nelle posizioni di vertice dei comuni lodigiani con il tasso di crescita all’anagrafe più veloce. I residenti dei due abitati si aggiravano attorno ai 1200-1300 dieci anni fa, e oggi marciano oltre quota 2100 cittadini. In questo scenario la possibilità di intervenire architettonicamente sulle ex cascine rappresenta una risorsa fondamentale sia per limitare il consumo di suolo, sia per ottenere risultati esteticamente in grado di dare una nuova immagine dell’abitato. «In un arco di tempo che non è quello del futuro immediato, nel senso dei mesi, ma plausibilmente del periodo 2010/11 - spiega dunque il sindaco Vicardi - nel capoluogo e nella frazione sono previste due vaste operazioni di questo tipo. A Comazzo, già con il prossimo settembre, avremo il trasferimento completo dell’azienda agricola Valsecchi dalla zona via Cavour-via palazzo Pertusati. L’area dell’azienda Valsecchi è di fatto il centro del paese: con la sua riconversione quindi non è esagerato dire che Comazzo offrirà un centro differente, tra palazzo Pertusati restaurato e la corte antistante a completare l’insieme. Nell’area ex cascina saranno realizzate case per un numero di abitanti ancora da stabilire, e sarà conservata la casa padronale vincolata dalla Sovrintendenza ai beni artistici. Il piano di intervento ex Valsecchi consentirà anche di rispondere a due temi sentiti a Comazzo: i parcheggi, che sono davvero pochi e verranno ampliati con la lottizzazione, e l’inserimento di alcune aree verdi. A Lavagna invece si ragiona sulla riconversione dell’azienda a fianco dell’ex monastero delle suore Sacramentine. Anche a Lavagna l’intervento sulle corti agricole cambierà l’organizzazione del paese. Intanto Lavagna avrà una piazza, più grande dell’unico slargo oggi esistente di fronte alla chiesa di San Bassiano. In secondo luogo via Amendola sarà prolungata e diventerà bretella di aggiramento del centro abitato, a quel punto caratterizzato dal traffico locale».Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento