Che fine hanno fatto gli animali del parco della pace e la voliera comunale che fino a tre anni fa campeggiava in bella mostra in mezzo al verde? È la domanda che si fanno i consiglieri di minoranza del Popolo della libertà sollevando la questione dell’abbandono dell’area verde. «Borghetto ha la fortuna di avere un parco molto grande proprio nel centro del paese, ma l’amministrazione comunale l’ha dimenticato e non se ne occupa più - dicono Sonia Balzani e Anna Faccini con modi pacati ma fermi-. Il simbolo dell’abbandono è proprio la fauna: qui c’erano famiglie di cigni, anatre a altri volatili che ora non si vedono più, perfino due caprette. E ancora, che fine ha fatto la voliera con i pappagalli e gli altri volatili? Era in mezzo al parco, poi fu spostata».La voliera fu voluta dalla vecchia amministrazione Cutti, e per anni restò nel centro del parco con alcuni volatili al suo interno. Quindi tre anni fa la Pro Loco in occasione della fiera di Maggio chiese all’amministrazione comunale il permesso di spostarla perché era vicino ad alcuni banchi alimentari. Da allora se ne persero le tracce. A quanto pare, in quell’occasione fu comprata una nuova struttura per sostituire la vecchia decrepita, ma dopo pochi mesi e con sempre meno uccelli in gabbia la voliera fu definitivamente ritirata da parte di un privato.«Ma se la fauna è l’aspetto più evidente, ci sono anche tante altre cose che non vanno nel parco, a partire dalla cura del verde e dalle piantumazioni - spiegano i consiglieri del Pdl -. Inoltre, il parco rimane tuttora senza bagni, dopo che la precedente amministrazione Menin bocciò il vecchio piano di ristrutturare i campi da tennis e creare dei nuovi servizi. Per quel progetto, si disse di no a un finanziamento regionale cospicuo, e oggi i bagni ancora non ci sono».L’amministrazione ha elaborato già un progetto di riqualificazione complessiva del parco, dal costo stimato di circa 180 mila euro, ma le due consigliere dubitano che quella sia la strada giusta. «Si tratta di un intervento cospicuo, per il quale oggi non ci sono soldi - dicono Sonia Balzani e Anna Faccini -. Ci si può indebitare con un mutuo, ma siamo sicuri che sia la priorità? Piuttosto, noi proponiamo di mettere in pista tante azioni a costo zero, coinvolgendo associazioni e scuole per la cura del verde, e investendo poche somme l’anno per la manutenzione più urgente. In questo modo, il parco tornerebbe vivo e frequentato, con una spesa sicuramente più ragionevole».Fonte: Il Cittadino
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