venerdì 23 ottobre 2009

Mediglia - Podestà scrive la parola fine sul gassificatore - In un’audizione con gli amministratori il presidente di Palazzo Isimbardi ribadisce il no all’impianto: ora si attende il Pirellone.«L’impianto non è compatibile con il territorio». Esultano Mediglia e Tribiano.


Guido Podestà ha detto no all’impianto. Lo stop di Palazzo Isimbardi sul contestatissimo gassificatore sembra avere valore definitivo. ora si attende la decisione del Pirellone.La questione del gassificatore a Bustighera ha finalmente un esito definitivo: nel corso del vertice che si è tenuto in Provincia mercoledì pomeriggio, il sindaco Carla Andena e la giunta medigliese hanno incassato l’appoggio da parte del presidente Guido Podestà per opporsi alla costruzione dell’impianto. Ora l’ultima parola spetta solo alla Regione, che nei mesi scorsi aveva però fatto capire che tutto sarebbe dipeso dalla posizione di Palazzo Isimbardi. Gli scenari futuri? Se effettivamente il gassificatore non si costruirà a Bustighera, anche il progetto del compostore (l’impianto per trasformare in concime i rifiuti) e l’attuale sito di trattamento dei rifiuti potrebbe essere abbandonato da parte di Mse (Mediglia Servizi Ecologici).Ma non è detto che la società, in un giro d’affari milionario e per un iter procedurale che ovviamente è costato molti soldi, non provi a cercare un’altra collocazione al mastodontico “forno”. Ci sarà tempo per parlarne quando effettivamente il parere contrario della Provincia verrà formalizzato alla conferenza di servizi. Da Podestà, la delegazione era formata dal sindaco Carla Andena, dal vicesindaco Paolo Bianchi e dagli assessori Nunzio Coscia, Pasquale Porcelli e Antonio Arrigoni, oltre al sindaco di Tribiano Franco Lucente. Il presidente di Provincia e Parco ha ribadito quanto già dichiarato in campagna elettorale a maggio scorso: la Provincia di Milano non ritiene che l’impianto sia compatibile con il territorio. Una presa di posizione chiara e netta che ha pienamente soddisfatto la delegazione.Per di più, si è detto disponibile ad intervenire al consiglio comunale aperto che verrà indetto sulla questione entro i primi giorni di novembre. «A forza di insistere - ha dichiarato Bianchi - siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo, quello che volevano i nostri cittadini. Grazie al nostro impegno possiamo dire che non vi è più un solo ente istituzionale che sia favorevole all’impianto o che debba ancora decidersi: dal Parco Sud ai Comuni, dalla Provincia alla giunta comunale, siamo tutti d’accordo nel rigettare il progetto». Sulla stessa linea il primo cittadino tribianese Lucente: «Le nostre non erano solo promesse, siamo riusciti ad ottenere quanto ci eravamo prefissati. È una bellissima pagina per la politica locale, che ha interpretato al meglio le esigenze del territorio e dei cittadini riuscendo ad ottenere lo scopo comune». Nel corso dell’incontro, anche una telefonata “in diretta” fra Podestà e l’assessore regionale Massimo Buscemi per confermare le sinergie fra i vari enti istituzionali. Insomma: il Pirellone, a quanto pare, non imporrà il gassificatore a Bustighera stando a quanto confermato dall’assessore alla partita, ma invece rispetterà l’unità d’intenti di tutti gli enti coinvolti.Fonte: Il Cittadino

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