martedì 27 ottobre 2009

Somaglia - Crolla una cascina, si scava per ore tra macerie e sassi.


Crolla una porzione di cascina, si scava per ore ma sotto non c’è nessuno. L’allarme è scattato sabato pomeriggio alle 18 quando il 115 è stato allertato da alcuni cittadini di Somaglia residenti nell’area in cui sorge la Cascina Giulia. Si tratta di un antico cascinale localizzato tra le vie Don Garrone, Cabrini e Careggio. Attualmente lo stabile è in fase di ristrutturazione. In serata, dopo almeno un anno di andirivieni tra camion, ruspe e altri mezzi di lavoro, una porzione di parete della struttura, larga dieci metri e alta tre, è crollata. Il muro si è letteralmente sbriciolato facendo cadere massi di varie dimensioni a ridosso di alcuni scavi. Insenature realizzate per preparare le fondamenta di quello che, in mano a un’immobiliare, diventerà un nuovo complesso abitativo. È proprio perché le macerie si sono infilate in questi profondi anfratti, dove generalmente lavorano gli operai, che i vigili del fuoco intervenuti hanno scavato per ore. Il dubbio era che qualcuno potesse essere ancora al lavoro benché fosse sabato pomeriggio. Inoltre, anche se nella recinzione non sono state trovate aperture, qualche senza tetto avrebbe potuto trovare ricovero nella cascina abbandonata per combattere il freddo. Sul posto sono arrivate due squadre di pompieri da Casalpusterlengo e Lodi con altrettante autopompe, due unità del gruppo cinofilo di Lodi e una di Corbetta (Milano) con tre cani, infine una squadra del reparto movimento terra di Milano con una ruspa. In totale, tra le 18 e la mezzanotte, ora in cui sono state chiuse le ricerche, si sono avvicendati circa trenta uomini. C’era chi scavava a mano, chi usava il badile o i mezzi. Tutti hanno lavorato con solerzia e senza sosta fino a notte inoltrata. Questo per la paura di spiacevoli sorprese, che fortunatamente non ci sono state. Presenti anche i carabinieri del nucleo radiomobile e operativo di Codogno, un funzionario dei vigili del fuoco arrivato dal comando provinciale di Lodi, cinque operatori della Croce casalese, tre sanitari dell’automedica di Casalpusterlengo, la protezione civile di Somaglia, che ha portato panini e bevande a tutti e il sindaco Pier Giuseppe Medaglia. Quest’ultimo ha dichiarato: «Non è successo niente di inaspettato. Un crollo era prevedibile dato che la struttura è fatiscente. Il piano di recupero previsto per la ristrutturazione in corso prevede che una parte del cascinale sia mantenuta in piedi. La parete crollata probabilmente sarebbe stata abbattuta più avanti. Anche se, al momento, era stata autorizzata soltanto la demolizione di una porzione di muro vicina». Durante la serata di lavoro i pompieri si sono anche occupati di mettere in sicurezza le parti di cascina rimaste pericolanti in seguito al crollo. Grazie a queste piccole demolizioni il cantiere ha infatti potuto riaprire subito senza difficoltà. Fonte: Il Cittadino

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