sabato 7 novembre 2009

Brembio - Percorsi pedonali attrezzati lungo il parco del Brembiolo.


Un progetto comunale per la realizzazione di un passaggio pedonale che collegherà la frazione casalese di Zorlesco a Ossago Lodigiano, sfruttando strade campestri e vicinali, con un punto di sosta e di pic-nic nei pressi della Cascina Monasterolo. Il progetto è stato elaborato dal Comune di Brembio guidato dal sindaco Giuseppe Sozzi, nell’ambito del piano pluriennale di interventi del Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del Brembiolo che si sviluppa attualmente lungo il corso d’acqua di oltre 23 chilometri che si forma ad Ossago Lodigiano e dopo aver attraversato i centri abitati di Brembio, Zorlesco e Casalpusterlengo, tocca i territori comunali di Codogno e Somaglia, e in comune di Fombio sfocia nella Mortizza, antico alveo del Lambro.
Un progetto che consentirebbe anche la valorizzazione di uno dei luoghi più antichi del Lodigiano, che sembra affondi le sue radici nel secondo secolo dopo Cristo, la Cascina Monasterolo, oggetto di uno studio sulle antiche origini del luogo ad opera dell’architetto casalese Giacomo Bassi, ricercatore storico-sociale tra i più noti del territorio padano partendo dal passaggio in quei campi di una strada romana “secondaria” che collegava san Martino in Strada con Roncaglia, l’attuale Somaglia.«Nel 850,-ricorda Bassi- un gruppo di monaci benedettini provenienti dall’Abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia, prendevano possesso di questa parte della terra lodigiana. Da allora i monaci costruirono sulla riva del Brembiolo il loro “Monasteriolum” (ecco da dove deriva la parola Monasterolo ) e concordi alla regola “Ora et labora” (prega e lavora) bonificarono quelle terre iniziandole all’agricoltura. Si costruì anche una nuova importante abbazia dedicata a San Michele. Nel 1519 ai monaci benedettini subentrarono i monaci Gerolamini che rimasero in questo luogo fino al 1750 quando si trasferirono a Brembio. L’antichissima chiesa fu annessa al cascinale e divenne “Oratorio di Cascina” dove si continuò a celebrare messe anche perché il Monasterolo era un paese vero e proprio con una quarantina di famiglie e più di 200 persone. Poi si registrò l’abbandono della vita agricola e la progressiva scomparsa dei braccianti agrari, dei contadini e l’inizio dell’attuale stato di degrado che vide i primi crolli dell’ormai vetusta chiesetta della cascina Monasterolo.Per restare in tema di Plis del Brembiolo e di interventi futuri segnaliamo anche che sono previste nel territorio brembiese due zone di rimboschimento, presso la cascina Vignazza e presso la cascina Monasterolo verso i Gorghi.Fonte: Il Cittadino

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