Duemila veicoli in entrata, meno della metà in uscita. Per la stragrande maggioranza dei forzati mattutini del casello (tra il 60 e l’80 cento), il percorso è quotidiano. Motivazioni? Lavoro o affari. Con una differenza rispetto a qualche anno fa: i veicoli sulla 235, la Lodi-Casello, sono in diminuzione. A dirlo, nero su bianco, lo studio sulla viabilità commissionato all’ingegner Paola Rosa. Un complesso prospetto che prende in esame le infrastrutture e i flussi di traffico di tre comuni che con la 235 convivono da sempre: Borgo San Giovanni, Pieve Fissiraga e Cornegliano Laudense. Le rilevazioni risalgono alla settimana compresa tra il 16 marzo e il 2 aprile scorsi. E lo snodo più importante in termini di transiti rimane il casello dell’A1. I dati parlano di 2120 veicoli in entrata, di cui 130 mezzi pesanti, e di 720 passaggi in uscita e diretti al capoluogo. La ricerca è inserita nella stesura congiunta del Piano di governo del territorio e l’obiettivo è individuare eventuali alternative all’arteria.Già, perché se i dati del 2004 parlavano di 31mila veicoli giornalieri, di cui più di 5400 mezzi pesanti, le rilevazioni dello studio tecnico lodigiano confermano la tendenza del 2007, anno di cantieri per l’arteria. All’epoca, secondo gli studi della Provincia di Lodi, si parlava di circa 2mila passaggi in meno, una diminuzione del 3,2 per cento, con un numero di veicoli in transito che si attestava intorno ai 29mila. «Non abbiamo ancora a disposizione dei dati riepilogativi, ma non è difficile fare una proiezione secondo un prospetto matematico e il calo è evidente - spiega in merito, l’ingegner Paola Rosa, che precisa - : il traffico però non è diminuito, ma si è spalmato andando a creare delle criticità altrove». Chi ha scelto, insomma, un’alternativa per ovviare ai cantieri per la riqualificazione della provinciale, non cambia le vecchie abitudini e continua a servirsene. A confermarlo sarebbe un ulteriore conteggio classificato, effettuato sulla strada provinciale 186, il collegamento tra la 235 e la Lodi-Borghetto. Il punto di riferimento è l’abitato di Cornegliano Laudense, fotografato come tutti gli altri punti delle rilevazioni nell’ora di punta, individuata tra le 7.30 e le 9. Qui i veicoli di passaggio in entrambe le direzioni sono 910, ma la vera novità arriva dalle interviste che registrano origini e destinazioni dei veicoli. E anche qui i dati non sono da poco. Si tratta di più di mille interviste ai conducenti, che registrano tipo di veicolo, numero di passeggeri a bordo, origine del viaggio e destinazione, più di 800 valide ai fini dello studio su circa 4000 veicoli di passaggio con un tasso di campionamento del 22 per cento. «Non si spiegano importanti percentuali di veicoli che arrivano da Lodi, Crema, Casalpusterlengo se non si guarda alla mappatura complessiva del traffico - argomenta ancora l’ingegnere - : perché prendere la 186 venendo dal capoluogo per arrivare al casello?». Insomma i dati confermano che la sensazione tra chi è al volante è che per accorciare tempi e distanze, la 235 sia ancora da evitare.Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento