Un intero paese “ha fatto San Martino”. Domenica mattina per le vie di San Martino in Strada si è rievocata l’antica usanza dei contadini di traslocare con tutta la famiglia da una cascina all’altra della pianura, ed è stato un successo per tutti. In primis per la Pro loco, organizzatore della manifestazione in collaborazione con l’associazione “Giovani di Samma”: «È stata davvero una bellissima giornata - le prime parole del presidente della Pro loco Michele Fornaroli -, l’affluenza è stata altissima e abbiamo potuto constatare quanto la gente sia ancora legata alle nostre tradizioni e soprattutto ai nostri agricoltori».A sfilare per le vie della borgata quasi trenta mezzi agricoli, fra trattori, carri e antiche macchine utensili: «Gli agricoltori di San Martino e dei paesi limitrofi si sono dimostrati ancora una volta collaborativi nella preparazione di questa manifestazione - prosegue Fornaroli -. È stato bellissimo questa mattina (domenica, ndr) vedere una miriade di mezzi sfilare per le vie di San Martino, fra gli sguardi sbigottiti dei bambini: questo è stato un bellissimo pretesto anche per insegnare la storia ai nostri ragazzi, che sicuramente si saranno domandati il perché di cosi tanti trattori per le strade del paese». Dopo la sfilata per le vie, la benedizione ai trattori da parte di don Angelo Dragoni e la Santa Messa.Ad impegnarsi in prima persona anche i ragazzi sanmartinesi, che si sono travestiti da contadini e hanno sfilato sui carri: «Sono ormai due anni che collaboriamo con grande entusiasmo nella preparazione di questa lodevole iniziativa -spiega il presidente dei Giovani di Samma Giuseppe Negri -. Pian piano “Fem Samartìn” sta diventando una tradizione sul territorio e di questo non possiamo che essere felici. Voglio ringraziare Alessandro Ferrari e Alessandro Boriani che nei giorni precedenti la manifestazione hanno coordinato tutti i lavori di preparazione dei trattori e dei carri, e con loro tutti i ragazzi che hanno messo a disposizione il loro tempo affinchè tutto potesse essere perfetto».Fonte: Il Cittadino
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