A più di due anni dall’improvvisa chiusura (era il giugno 2007) del castello Morando Bolognini di Sant’Angelo, arrivano segnali positivi in relazione a una sua futura riapertura, a cominciare dall’avvio dei lavori allo scalone esterno. Per il momento - va precisato - si tratta unicamente di prudenti segnali, tuttavia qualcosa si sta muovendo attorno al grande maniero santangiolino. Come detto, sono finalmente iniziati da pochi giorni i lavori di restauro dello scalone che collega il castello al parco del Giardinone. Si tratta di una scalinata di ampie dimensioni e di gradevole aspetto estetico. Per il momento i lavori hanno riguardato le opere in muratura, come è peraltro visibile entrando nel cortiletto del castello su cui si affaccia l’ingresso degli uffici della Fondazione Morando Bolognini. L’intervento di riqualificazione dello scalone era atteso ormai da alcuni anni e, dopo aver accumulato ritardi su ritardi, ora l’avvio dei lavori fa ben sperare. Sono finalmente partiti anche i lavori di restauro del salone dei cavalieri, posto al primo piano del castello: una struttura che negli anni scorsi era stata utilizzata con soddisfazione per incontri, conferenze e presentazione di libri. I lavori comprendono, tra gli altri interventi, anche la sistemazione della pavimentazione. Tanto la sistemazione della sala dei cavalieri, quanto quella dello scalone, rientra fra gli interventi parzialmente finanziati dalla Fondazione Cariplo. Vi è poi un terzo intervento di grande importanza che dovrebbe finalmente essere ai nastri di partenza. Si tratta della costruzione di una scala antincendio in grado di collegare le stanze interne del castello con l’esterno. La scala rientra fra le “raccomandazioni” formulate dai vigili del fuoco in materia di sicurezza e rappresenta uno degli interventi prioritari ai fini della riapertura al pubblico del maniero. Si attendono inoltre notizie dalla regione Lombardia: alcuni mesi fa la Fondazione Bolognini ha infatti richiesto al Pirellone un finanziamento per poter avviare i lavori di restauro dell’ala nord del castello, quella che guarda verso il quartiere San Rocco e il fiume Lambro. In particolare l’esigenza è quella di sistemare la copertura, oggi ammalorata. Basta alzare lo sguardo verso le torrette poste alle estremità dell’ala nord per capire come quella parte del castello sia bisognosa di lavori. Sul fronte istituzionale, infine, le indiscrezioni sono almeno tre. La prima è che il Cra, il Consiglio per le ricerche in agricoltura, ente da cui dipende la Fondazione Bolognini, dovrebbe cambiare il proprio presidente. Il senatore Romualdo Coviello - che di fatto ha chiuso il castello nel 2007 - dovrebbe dunque essere sostituito. A livello locale, invece, l’assessore al bilancio della provincia di Lodi, il santangiolino Cristiano Devecchi, sarebbe intenzionato a riunire attorno a un nuovo tavolo di confronto tutti i soggetti interessati a una sana gestione del castello. Una struttura che, fin quando è rimasta aperta, ha attratto migliaia di turisti l’anno, rappresentando uno dei più importanti volani turistici del Lodigiano. Infine, in occasione della fiera di Codogno (in programma proprio a novembre), dovrebbe arrivare nella Bassa il ministro dell’agricoltura Luca Zaia. L’intenzione dell’assessore Devecchi è quella di portare il ministro anche a Sant’Angelo, per fargli vedere il castello che, volendo sintetizzare, è di proprietà proprio del ministero dell’agricoltura. Non manca chi ricorda che alcuni anni fa l’allora ministro dell’agricoltura Gianni Alemanno era rimasto molto colpito dalla visita del castello Morando Bolognini.Fonte: Il Cittadino
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