Si è concluso martedì 16 marzo a Zelo il tour lodigiano di Filippo Penati, candidato alla presidenza della Regione per l’Alternativa lombarda, appoggiato da Pd, Italia dei valori, Verdi, Sinistra, ecologia e libertà. Per lui e Fabrizio Santantonio, candidato al consiglio regionale, è stato organizzato un aperitivo insieme ai sostenitori, con in prima linea la coordinatrice locale del Pd Roberta Vagni e l’onorevole Gianni Piatti. Il punto di partenza è che in 15 anni con Formigoni ai vertici del Pirellone non c’è stato alcun miglioramento e ora c’è bisogno di un rilancio. A base di green economy, un aiuto ai lavoratori atipici e alle persone in difficoltà per sostenere i consumi ed evitare il naufragio dell’economia, lo svincolo dal patto di stabilità per i comuni piccoli che si sono dimostrati virtuosi. Una ricetta semplice, sciorinata con sicurezza, ma non senza polemiche puntando sulla voglia di cambiamento della gente. Commistioni tra politica e ‘ndrangheta, episodi di corruzione generalizzati nella politica locale e nazionale. Penati cita l’affaire Bertolaso nella proezione civile e il patteggiamento della pena a 3 anni e 5 mesi dell’assessore regionale Prosperini. E inevitabilmente punta il dito sul caos liste: «Cosa vogliono governare - dice - se non sanno nemmeno presentare le liste correttamente. Contro di noi ci sono stati tre ricorsi, compreso quello di Formigoni, contro il governatore uscente uno solo e non nostro: guarda caso le irregolarità sono state riscontrate là». Grande attenzione viene data poi al quadro economico. «Un giovane su quattro sotto i trent’anni è ancora in cerca del primo lavoro - spiega -, mentre sono 2 milioni gli italiani senza occupazione. E in questa situazione non ci sono difese. Per esempio contiamo tra i 20mila e i 30mila lavoratori atipici che sono privi di ammortizzatori: per loro vorremmo proporre un assegno di 700 euro al mese per il primo anno senza lavoro».Fonte: Il Cittadino
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