Alberi “salvi” grazie agli scout.
I seguaci di Baden Powell hanno liberato le piante della riserva di Monticchie dalle reticelle che erano state messe al momento della piantumazione e che, adesso, invece, potevano essere causa di malattia. I parassiti, infatti, si annidavano tra il tronco e la protezione, attaccando la salute dell’albero. A spiegarlo è l’assessore agli ambiti naturali di Somaglia Giuseppe Botti. «Nella riserva di Monticchie - spiega quest’ultimo -, nel 2005 avevamo fatto un rimboschimento, all’interno del progetto Life. Avevamo piantumato 10mila alberi tipici del bosco padano, querce, farnie, pioppi, ontani e pioppi neri: per proteggerli dall’insidia di volpi e lepri però, li avevamo avvolti con delle retine di plastica. Dopo cinque anni gli alberi sono diventati grandi: hanno raggiunto un diametro di 10, 12 centimetri e un’altezza che va dai 4 ai 6 metri. Era venuto perciò il momento di liberarli dalle protezioni. Tra il tronco e la plastica, poi, si stavano annidando dei parassiti che rischiavano di uccidere le piante stesse. Così, abbiamo sfruttato la collaborazione che lega il comune e la riserva di Monticchie con gli scout». L’ente locale è solito barattare i propri spazi comunali, come il castello, utili agli scout per le loro attività, con dei servizi di utilità pubblica. «In cambio degli spazi che offriamo volentieri - precisa l’assessore - gli scout collaborano con i volontari della riserva. Venticinque ragazzi, insieme ai volontari, hanno tagliato 2 mila retine. Aldilà del lavoro in sé, quello che vale la pena rimarcare, secondo me, è la presenza di ragazzi giovani in un area così. Se non si trasferisce l’educazione ambientale ai giovani non c’è futuro. Voglio ringraziare la loro disponibilità: sono un esempio per gli altri».Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento