Dopo il crollo improvviso dell'ottobre 2009, a Somaglia cascina Giulia rischia di riservare ancora spiacevoli sorprese. Impegnata nella riqualificazione della ex casa padronale infatti, la direzione lavori rende note alcune difficoltà legate a una struttura che tuttora versa in condizioni piuttosto precarie e per cui proprio nei prossimi giorni la Commissione paesaggio del comune si è detta pronta a vagliare ogni ipotesi risolutiva. Demolizione compresa.
Posta al centro di un piano di recupero che coinvolge comune e privato infatti, la riqualificazione di cascina Giulia prevede la conservazione degli edifici residenziali contraddistinti da un certo valore architettonico insieme al completamento dell'edificazione intorno all'aia, dove sorgerà una piazzetta.
Un intervento finalizzato all'insediamento di nuove funzioni residenziali affiancate però alla creazione di un nuovo “centro” per Somaglia Nuova. Un progetto stabilito circa due anni fa e partito da poco più di un anno; poi il crollo avvenuto ad ottobre aveva complicato la situazione, mobilitando forze dell'ordine, primi soccorsi e autorità civili locali e provinciali, radunandole intorno a quel muro sgretolatosi in pochi istanti.
«Cascina Giulia di fatto rientra nel piano di recupero che prevede la riqualificazione della struttura a fini abitativi contemplando però anche degli spazi dedicati alle attività commerciali - spiega il vicesindaco Luca Codazzi - e dunque in linea con il progetto comunale che prevede nella zona di Somaglia Nuova la creazione di una nuova piazzetta e di un nuovo punto di aggregazione a scopo sociale, dove si ipotizza anche il posizionamento del mercato».
Una prospettiva che in questo momento è chiamata a fare i conti a livello di tempi e di costi con la precarietà della struttura di cascina Giulia, per cui occorre decidere subito come proseguire nell'opera di riqualificazione: rinforzando la struttura e proseguendo nella ristrutturazione dell'ex casa padronale oppure demolendo il tutto per poi ricostruirlo pur sempre in maniera fedele al vecchio stile?
Ipotesi tecniche di cui il sindaco Pier Giuseppe Medaglia ha dato subito comunicazione a tutto il consiglio comunale, per rendere noti gli sviluppi del piano cascina Giulia, a distanza di alcuni mesi da quel crollo che fortunatamente non aveva causato nessuna vittima, ma solo una grande paura, che deve restare soltanto un ricordo.Fonte: Il Cittadino
Posta al centro di un piano di recupero che coinvolge comune e privato infatti, la riqualificazione di cascina Giulia prevede la conservazione degli edifici residenziali contraddistinti da un certo valore architettonico insieme al completamento dell'edificazione intorno all'aia, dove sorgerà una piazzetta.
Un intervento finalizzato all'insediamento di nuove funzioni residenziali affiancate però alla creazione di un nuovo “centro” per Somaglia Nuova. Un progetto stabilito circa due anni fa e partito da poco più di un anno; poi il crollo avvenuto ad ottobre aveva complicato la situazione, mobilitando forze dell'ordine, primi soccorsi e autorità civili locali e provinciali, radunandole intorno a quel muro sgretolatosi in pochi istanti.
«Cascina Giulia di fatto rientra nel piano di recupero che prevede la riqualificazione della struttura a fini abitativi contemplando però anche degli spazi dedicati alle attività commerciali - spiega il vicesindaco Luca Codazzi - e dunque in linea con il progetto comunale che prevede nella zona di Somaglia Nuova la creazione di una nuova piazzetta e di un nuovo punto di aggregazione a scopo sociale, dove si ipotizza anche il posizionamento del mercato».
Una prospettiva che in questo momento è chiamata a fare i conti a livello di tempi e di costi con la precarietà della struttura di cascina Giulia, per cui occorre decidere subito come proseguire nell'opera di riqualificazione: rinforzando la struttura e proseguendo nella ristrutturazione dell'ex casa padronale oppure demolendo il tutto per poi ricostruirlo pur sempre in maniera fedele al vecchio stile?
Ipotesi tecniche di cui il sindaco Pier Giuseppe Medaglia ha dato subito comunicazione a tutto il consiglio comunale, per rendere noti gli sviluppi del piano cascina Giulia, a distanza di alcuni mesi da quel crollo che fortunatamente non aveva causato nessuna vittima, ma solo una grande paura, che deve restare soltanto un ricordo.Fonte: Il Cittadino
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