Bambini, sole e tanta voglia di stare all’aria aperta. Sono questi gli ingredienti che hanno reso piacevole l’inaugurazione di quello che, come scrive una nota impressa con caratteri e disegni fanciulleschi su una vicina colonna dell’Enel, è “Il parco pubblico di Bertonico”. Un traguardo importante per la comunità ma soprattutto un grande orgoglio per il già riconfermato sindaco Verusca Bonvini che, per la prima volta, ha avuto l’onore di tagliare un nastro: «Una partecipazione numerosa come quella di oggi testimonia che tutti amiamo il nostro piccolo paese e nutriamo il desiderio di ritrovarci nei suoi spazi pubblici per viverlo al meglio. Questo sarà un nuovo ritrovo per le famiglie, per l’incontro e la convivialità - ha introdotto la prima cittadina e aggiunto -: abbiamo fortemente voluto un’area con molto verde e ringrazio Luisa Salamina e Angelo Chiesa per aver condiviso con me ogni tappa di questo lavoro. Ma anche i volontari, l’intera amministrazione e chi si è speso per arrivare fin qui. Oggi si concretizza un sogno. Nel nostro parco le generazioni potranno socializzare dando concretezza a quella continuità e comunicazione tra anziani e giovani, adulti e bambini che fa la differenza e ci rende veramente uniti». Poi il progettista, l’architetto milanese Giacomo Borella, ha illustrato i numeri del parco: «È vasto 6.550 metri quadrati, di cui 4.230 di prato, che naturalmente ha bisogno di tempo per crescere e completarsi. Voi che abitate in queste aree agricole lo sapete meglio di me e spero possiate impegnarvi per convincere l’Enel a mettere pannelli fotovoltaici sulla centralina qui installata. Tutto per rendere completo il ciclo energetico che in parte abbiamo già garantito nel pieno rispetto dell’ambiente. Ad esempio è stato realizzato un pozzo che alimenta i laghetti e nella stagione in cui, come ora, occorre irrigare, l’acqua di questi ultimi sarà spruzzata nel prato risparmiando quella potabile. Abbiamo inoltre piantumato 628 piante di 40 specie differenti e 45 alberi ad alto fusto». Verusca Bonvini ha precisato: «L’acqua è simbolo di gioia, natura, vita e speranza». Poi il parroco don Luca Anelli ha benedetto l’opera e tutti i presenti: «Anche il tempo libero, se speso per riposare, è ben accetto dal Signore perché aiuta gli uomini a recuperare armonia con il creato e il creatore. Poi, più rinvigoriti, i fedeli riescono meglio a servire Dio. Per l’occasione di oggi ho scelto di leggere il salmo numero 8 che è un’antica preghiera ebraico-cristiana carica di significato. Tanto da essere presente su una delle targhe che gli uomini hanno posato sulla luna». A seguire è iniziata la vera festa dei bambini, protagonisti della giornata. Un portavoce dei piccoli intervenuti ha letto un verso tratto da “Ritornar bambini” di Kahlil Gibran che dice: «Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo». A seguire il taglio del nastro, un rinfresco nel parco offerto dalle cooperative Mosaico e Copra e il divertimento dei più piccoli che hanno provato uno ad uno i dieci giochi realizzati all’interno del progetto e già a disposizione della cittadinanza. Infine il coinvolgente impegno degli animatori ingaggiati ad hoc per rallegrare ulteriormente il momento di festa. Fonte: Il Cittadino
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