Il piano di intervento ex cascina Costigè a Melegnano ha il disco verde dall'ultimo consiglio “pre ombrellone” a Melegnano.
Sul sito dell'ex fabbricato agricolo alla periferia nord-est, cento appartamenti per trecento residenti stimati: queste le coordinate dell'operazione che ora deve tornare in assemblea per l'approvazione definitiva. È l'atto quasi conclusivo di una serie di ipotesi, scenari, prospettive iniziati quindici anni fa sulla corte rurale dismessa che chiude l'abitato melegnanese a nord, andando verso la zona di Rocca Brivio. Solo giovedi sera però si è alzato il sipario sui connotati decisivi. Il sito Costigè-Montorfano misura complessivamente 20mila e 209 metri quadrati, con al centro la casa padronale, una parte della quale sarà vincolata. Su questi 20mila metri quadri - proprietà di due immobiliari private di Tribiano e del gruppo industriale Tamini - ci sono possibilità edificative, in un decennio, per 33mila e 080 metri cubi di struttura. Il panorama sembra quello di sei corpi abitati da cinque piani, uno da quattro più il recupero (a uso abitativo) del fabbricato agricolo. L'insieme delle opere complementari allinea: 7400 metri quadrati di aree a standard verde compreso; 109mila euro di standard monetizzati; 1,8 milioni di euro opere o oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. I costruttori si accollano anche una lunga lista di servizi per la collettività fra cui spicca quello per la prima infanzia: un asilo nido (si ipotizzano trenta posti, ndr) da 600mila euro nel cuore del nuovo "miniquartiere". E la rimessa in sesto di quasi tutte le vie del quartiere Montorfano, compresa la sistemazione dell'incrocio a raso via Emilia-via Carmine-via Montorfano. Invece i dieci alloggi di edilizia residenziale pubblica inizialmente previsti dal documento di inquadramento pre-Piano, non ci sono più. Il loro valore equivalente verrà introitato in liquidità dal Broletto.La maggioranza, guidata dal sindaco Vito Bellomo, ha presentato l'avviamento dell'operazione come un nuovo tassello armonico nella Melegnano che non può trascinarsi le eredità silenziose di ex borgata agricola:«È un intervento sostenibile viabilisticamente, esposto e discusso coi cittadini nelle assemblee di quartiere, e fra l'altro cronologicamente in marcia assieme al pieno recupero della cascina Cappuccina, dall'altro lato del Montorfano». Le tre minoranze (Partito Democratico, Melegnano Sostenibile, Sinistra Ecologia e Libertà), hanno eloquentemente manifestato il loro dissenso presentando 14 emendamenti. Hanno cercato di spostare l'asilo dall'altra parte del Montorfano, verso la Cappuccina, di avere almeno quattro alloggi Erp e altro ancora. Ha avuto l'ok solo l'emendamento che definisce l'asilo non più "di quartiere", ma "al servizio della cittadinanza intera" Fonte: Il Cittadino
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