Non se la passano bene i laghi italiani: depuratori insufficienti, reti fognarie non ancora completate e scarichi abusivi causano lungo molti tratti di costa alti livelli di inquinamento che allontanano potenziali turisti e bagnanti. La fotografia è della Goletta dei laghi di Legambiente 2010, la campagna di monitoraggio scientifico sullo stato di salute dei laghi italiani, realizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati). Dal 3 luglio al 4 agosto gli ambientalisti hanno effettuato 33 prelievi in 11 laghi di sei regioni e li hanno sottoposti ad analisi di tipo microbiologico e chimico-fisico. Ben 46 su 58 i campioni risultati fortemente inquinati, cioè con concentrazione di batteri fecali pari almeno al doppio del limite di legge, mentre sono 38 le foci di fiumi e torrenti risultate fuori legge, a conferma che i problemi dei laghi sono causati anche dagli scarichi dei comuni dell'entroterra. I più compromessi risultano i laghi lombardi, in particolare quello di Como e quello di Iseo, che si aggiudicano la maglia nera. Ma anche i prelievi nel più grande bacino italiano, il Garda, hanno evidenziato concentrazioni inaspettate di coliformi fecali e streptococchi superiori al limite di legge, con ben 17 punti risultati inquinati. Dei dieci tratti critici sulla sponda lombarda, sono risultati fortemente inquinati i campioni prelevati a Tignale, Toscolano Maderno, Salò, Moniga del Garda, due punti a Desenzano del Garda e due a Sirmione, preoccupanti anche i risultati di Tremosine e Limone del Garda. In Veneto sono sei le aree critiche: inavvicinabili i campioni di Bardolino, Peschiera del Garda, Lazise e due punti prelevati a Castelnuovo del Garda; inquinato il campione del comune di Garda. In Trentino, invece, meglio non fare il bagno a Torbole. Meno disperata la situazione nel Lazio, dove sono state rilevate minori criticità. L'unico specchio d'acqua a superare l'esame a pieni voti è il Trasimeno, in Umbria. L'inquinamento dei laghi italiani, secondo Legambiente, è anche una conseguenza dell'entrata in vigore della nuova legge sulla balneazione, con criteri molto più permissivi rispetto alla precedente normativa del 1982, che ha fatto perdere all’Italia il primato europeo sul sistema di monitoraggio delle acque detenuto fino ad ora. “L'inquinamento da scarichi fognari non depurati nei laghi italiani rappresenta ormai una cronica emergenza nazionale - commenta Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - non c'è più tempo da perdere: il nostro Paese è in procedura d'infrazione europea per il mancato trattamento delle acque reflue che interessa il 30% dei cittadini, pari a ben 18 milioni di italiani. Il governo attivi una task force con le amministrazioni locali per sanare in tempi brevi questa ferita, anche per evitare le multe salate che pagherebbero gli italiani senza alcuna speranza di condono”. Fonte: La Repubblica.it
martedì 10 agosto 2010
Goletta dei Laghi 2010 il più inquinato è Como - Legambiente presenta il bilancio finale dei prelievi in 11 bacini italiani. La maglia nera va a quelli lombardi di Como e Iseo, brutte sorprese anche per quello di Garda e il Maggiore. Meglio i laziali. Il più pulito è il Trasimeno
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Comunicato Stampa,
Difendiamo i nostri diritti,
Difendiamo la Natura,
Inquinamento No Grazie,
Politica,
Salviamo il nostro pianeta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento