mercoledì 11 agosto 2010

La Provincia sistema le piste ciclabili - Segnaletica inesistente e tragitti che finiscono nel nulla: l’assessore Capezzera punta il dito contro la passata amministrazione - Stanziati 220mila euro, la priorità è la dissestata Lodi - Borghetto

Tratti dissestati, segnaletica assente e in alcuni punti la pista che improvvisamente sparisce o finisce dietro un guard rail, come succede nei pressi del sottopasso dell’A1 in località Cascina Postino, comune di Massalengo. Ora c’è un mini tesoro a disposizione delle piste ciclabili provinciali. Oltre 220mila euro che la giunta Foroni ha stanziato per rimettere mano al reticolo di piste che corrono sul territorio provinciale. Un sospiro di sollievo per gli appassionati delle due ruote che, in alcuni punti, vivono vere e proprie odissee in sella alla loro bicicletta. Uno dei casi limite è la Lodi – Borghetto, nata con l’annosa riqualificazione della provinciale 23 del 2003. Dopo l’appello esasperato dei ciclisti di un anno fa, che definivano «un miracolo, l’uscire vivi dalla ciclabile», la situazione è anche peggiorata. Su quella che è stata ribattezzata dai residenti la ciclabile “infernale”, ora ci sono anche staccionate semi distrutte e il rischio di finire in acqua ad ogni piè sospinto sull’amato pedale. Un disastro per chi ama passare il proprio tempo libero scorrazzando sulle piste della provincia. Il tratto visibilmente più danneggiato è quella sul tratto che costeggia la provinciale 23 poco oltre il territorio di Borghetto Lodigiano. A costeggiare la pista, un canale colmo d’acqua e la staccionata distrutta in più punti che mette in discussione la sicurezza dei ciclisti su tutto il tratto. È proprio da qui che partiranno le manutenzioni finanziate da palazzo San Cristoforo con uno stanziamento di circa 220mila euro in tre anni. «Parliamo di una voce di spesa prima inesistente nel bilancio provinciale che è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche – spiega l’assessore alla viabilità provinciale Nancy Capezzera - e i primi lavori inizieranno già nel mese di settembre con le opere sulla Lodi - Borghetto, una ciclabile legata a quell’infrastruttura del 2003 che ha già creato numerosi problemi. Si pensi che il collaudo sulla provinciale è stato autorizzato dal mio assessorato nel marzo scorso». Ovvero sette anni dopo. Con gli interventi di settembre, con cui la giunta Foroni sta pensando ad un affidamento diretto su invito alle imprese del territorio, si tamponerà il problema sicurezza, ma «è evidente che tutto il tratto non è stato realizzato a dovere – ha chiarito in merito l’assessore Capezzera - : dovrebbe essere completamente ricostruita, ma ci vorrebbe almeno un milione di euro». Una spesa quindi insostenibile per le casse dell’ente che per il momento dovrà “accontentarsi” di ripristinare la staccionata divelta, coprire le eventuali buche nel manto stradale e affidare i pali a basamenti più sicuri di quelli attuali per fare in modo che il pericolo non si ripresenti a breve. Dei 220mila euro, però, non beneficerà solo la Lodi – Borghetto. Nei tre tre anni, su cui è distribuito l’investimento nel piano, sono previste manutenzioni simili in tutto il territorio provinciale.Fonte: Il Cittadino

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