mercoledì 11 agosto 2010

San Donato - Racket del caro estinto, si indaga: denunce da Sudmilano e Lodigiano - Il caso si allarga: nei prossimi giorni in procura saranno ascoltati i testimoni

Il materiale della videoinchiesta sul racket dei funerali finisce in procura. Nei prossimi giorni saranno ascoltati alcuni testimoni a seguito di una serie di denunce e segnalazioni, dopo che le telecamere nascoste dei volontari dell’associazione “Sos racket e usura” hanno smascherato un vero e proprio mercato del defunto. Nel mirino non ci sarebbero solo l’ospedale Humanitas di Rozzano e una società esterna che gestisce il servizio di camera mortuaria del Policlinico di San Donato, con due infermieri pizzicati mentre suggerivano imprese di pompe funebri compiacenti ai parenti del deceduto, ma anche altri istituti ospedalieri del Lodigiano e del Sudmilano. «Abbiamo ricevuto almeno sei segnalazioni circostanziate, con nomi e cognomi, - spiegano dall’associazione - che riguardano la provincia di Lodi e la zona melegnanese. Non sono solo fatti simili a quelli diffusi nei nostri video, ma anche più gravi. Noi crediamo che si giungerà all’apertura di un’inchiesta da parte della procura. Sono anche arrivate all’associazione oltre 400 e-mail di insulti e minacce per quello che abbiamo documentato. Ma noi andiamo avanti, anzi lanciamo l’appello a rivolgersi a noi o agli organi competenti perché smetta questo becero commercio sul caro estinto». Già nelle prossime ore verrà messo a disposizione dell’autorità giudiziaria materiale in possesso di “Sos racket e usura” mai divulgato prima, sui rapporti delle imprese di pompe funebri coinvolte con esponenti politici milanesi che riguarda l’inchiesta della procura del 2008 che portò all’arresto di 41 persone. In una nota, l’associazione ha spiegato di aver «consegnato al comando carabinieri Nas di Milano i filmati originali girati», con telecamera nascosta. E riferisce di avere ricevuto segnalazioni su presunti coinvolgimenti delle strutture ospedaliere di Milano, Paderno Dugnano, Cinisello Balsamo, Erba, Lecco, Como, Torino. Segnalazioni anche dalla Toscana, da Roma e provincia, dalla Liguria, da Napoli e da Caserta. Gli sviluppi sono stati resi possibili dalla collaborazione di imprese di onoranze funebri rimaste fuori dal traffico del caro estinto e da cittadini che hanno confermato che nei minuti successivi al decesso del proprio caro sono stati contattati telefonicamente in reparto o in camera mortuaria da imprese di pompe funebri. Alcuni di essi hanno anche girato dei video. «Tutte le decine di persone, imprese ed infermieri, che ci hanno contattato, - dichiarano dall’associazione - verbalizzeranno dinanzi all’autorità giudiziaria». Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...