Guasto al locomotore, centinaia di passeggeri fermi fuori Rogoredo per più di due ore: è stata una serata da incubo per i pendolari del treno regionale 2661 in partenza da Milano centrale alle 18.20 in direzione Mantova. Il treno, un Vivalto di ultima generazione a due piani, è partito con una quindicina di minuti di ritardo per alcuni problemi alle porte. Questo ritardo, peraltro, ha permesso la salita a molti più utenti del solito dal momento che il convoglio è rimasto fermo sui binari più a lungo del previsto. Dopo pochi minuti dalla partenza da Rogoredo, però, il convoglio si è fermato alle porte di Milano attorno alle 18.50. E lì è iniziato l’ennesimo incubo di una serata sul treno bloccato in campagna. «Appena partiti, subito fuori Rogoredo il treno si è fermato e da lì in poi le informazioni sono arrivate con il contagocce - racconta uno sfortunato passeggero diretto a Lodi -. A quanto ci è stato dato di sapere si sarebbe rotto il locomotore, ma le informazioni sono state davvero poche». Attorno alle 20 il personale di servizio di passaggio sulle carrozze, tutte stracolme di passeggeri, annunciava come imminente la soluzione del problema: il treno sarebbe stato trainato fino a Tavazzano, e da lì i pendolari sarebbero stati fatti trasbordare su altro convoglio. Il che effettivamente è accaduto, ma solo alle 21. È a quell’ora infatti che il treno ha ricominciato a muoversi, trainato da un altro convoglio di vecchio tipo, a un solo piano. Arrivati a Tavazzano, gli utenti sono stati fatti scendere e quindi sono stati fatti salire sul nuovo convoglio, dove hanno trovato posto compressi come sardine in scatola, essendo il nuovo treno molto meno capiente di quello guasto. Le operazioni di traino e di trasbordo sono andate poi per le lunghe, e il treno è ripartito solo dopo le 21.30. Solo a quel punto finalmente la corsa ha ripreso con le soste previste a Lodi e quindi a Codogno, dove il treno è arrivato alle 22.15, due ore e un quarto dopo il previsto. Quella del guasto serale è stata solo la ciliegina sulla torta di una giornata nata storta e finita peggio per la linea Milano-Lodi-Codogno. Ritardi e soppressioni infatti sono iniziate fin dal mattino e sono proseguite nel pomeriggio e in serata, anche se i problemi per gli utenti sono rimasti contenuti a qualche non insolito, improvviso cambiamento di programma. Fonte: Il Cittadino
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