venerdì 1 aprile 2011

Codogno - Veleni nella roggia Guardalobbia - Forse un problema alle vasche di decantazione delle fognature della Maiocca all’origine della morìa. Un ammasso di schiuma uccide centinaia di pesci

Veleni nella roggia Guardalobbia: un problema alle vasche di decantazione della fognatura site alla frazione Maiocca la probabile origine dell'inquinamento. L'allarme è scattato nel primo pomeriggio di ieri e si è rivelato giustificato: un grande ammasso di densa schiuma bianca si è improvvisamente formato nel tratto della roggia che corre a fianco di viale Trivulzio, poco prima che il corso d'acqua lasci il rione San Biagio, passi sotto la ferrovia ed inizi la sua corsa sotterranea sotto l'abitato di Codogno. Enorme l'ammasso di schiuma che ieri poco dopo le 13 si era formato in questo punto della roggia, una densa coltre continuamente alimentata dal dislivello che l'apertura di una chiusa faceva fare al corso d'acqua. Ma a colpire era quello che stava succedendo a monte. Impressionante la morìa di pesci che la corrente della Guardalobbia stava portando con sé: da soli o raccolti a piccoli gruppi, lungo il corso della roggia era un continuo passaggio di piccoli pesci ormai morti, di carpe di svariate dimensioni, alcune ormai prive di vita, altre stordite dalla presenza degli inquinanti. Avvistati perfino un paio di siluri, intenti a boccheggiare in cerca di ossigeno. Come dire: la schiuma era lì ma gli inquinanti arrivavano da monte. Ma da dove? L'origine dell'inquinamento si è saputa solo nel tardo pomeriggio, dopo il lavoro di indagine portato avanti dagli agenti della polizia provinciale, accorsi subito sul posto al pari di alcuni agenti della polizia municipale. «Quasi certamente si è trattato di un malfunzionamento delle vasche di decantazione della fognatura che sono alla Maiocca - ha dichiarato il comandante della polizia provinciale Arcangelo Miano -. Stiamo ancora facendo accertamenti, probabile però che qualche problema di funzionamento delle vasche abbia portato al rilascio di qualche sostanza. Ancora non sappiamo quale: l'Arpa ha fatto dei campionamenti, attendiamo gli esiti». Le vasche di decantazione sono gestite dalla società Sal. «Responsabilità? Lo verificheremo, l'importante però è che il problema non è più in corso - ha proseguito Miano -. Adesso siamo in attesa di capire esattamente cosa sia successo e di sapere che tipo di materiale si è riversato nella Guardalobbia». L'allarme è stato lanciato da alcuni residenti che abitano in una palazzina accasata proprio tra i binari e la roggia. «Ho pulito il giardino fino alle 12.30 e di schiuma non c'era traccia - ha raccontato Claudia, la signora di mezza età che per prima ha dato l'allarme -. Sono poi salita in casa, mi sono quindi affacciata alla finestra per stendere dei panni. Era più o meno passato un quarto d'ora e sono rimasta senza parole: la roggia era piena di schiuma». Nel giro di pochi minuti lungo il rivo si sono fermati diversi passanti, molti dei quali sorpresi dalla quantità di pesci presenti nella roggia. «Nella Guardalobbia arriva l'acqua dell'Adda - ha spiegato Luigi Viani, del comitato di rione del San Biagio, accorso sul posto - .Un bel disastro davvero».  Fonte: Il Cittadino

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