venerdì 1 aprile 2011

Lodi - Lungo l’Adda una montagna di rifiuti - Giornata di pulizie sulle sponde del fiume portata a termine grazie all’impegno di una nutrita pattuglia di volontari. Anche mobili ed elettrodomestici nel “bottino” dei pescatori

«Seguo questa iniziativa da anni, e mi stupisce sempre la maleducazione delle persone: ogni anno si trovano cumuli di rifiuti inverosimili» ha commentato il vicesindaco, Giuliana Cominetti prima del pranzo che ha concluso la mattinata organizzata dall'Associazione Lodigiana Pescatori Dilettanti.«Sono 42 anni ormai - spiega il presidente Giancarlo Magli - che in questo periodo organizziamo una giornata in cui ripuliamo le sponde del fiume»: questa iniziativa, domenica, ha visto almeno un centinaio di persone lavorare lungo l'Adda: sulla sponda destra in località Martinetta, e sulla sinistra presso la cava di Boffalora.«Alla cava - spiega l'assessore provinciale Matteo Boneschi, presente fin dal mattino con i volontari dell'Alpd - molte persone si trovano per fare picnic, e i bambini sono costretti a camminare tra cocci di bottiglia sulla riva del fiume: non capisco perché chi frequenta questi luoghi non ci tenga a mantenere pulito l'ambiente anche per quando dovrà ritornarci».Per partecipare a questa pulizia sono venute persone fin da Milano, e un trattore ha collaborato a spostare i rifiuti più ingombranti, come mobili ed elettrodomestici, che verranno poiprelevati dall'Astem.I volontari hanno lavorato tutta mattina gratuitamente: «Un bel gesto - ha commentato sempre Matteo Boneschi - per dimostrare come molti lodigiani abbiano a cuore il proprio territorio e tengano al fatto che vale la pena impegnarsi per mantenerlo pulito».«Su di noi - ha aggiunto Giuliana Cominetti - grava il peso dell'esempio che dobbiamo dare alle nuove generazioni: dobbiamo insegnare a loro il rispetto per l'ambiente e lasciare in eredità ai nostri figli un mondo pulito e vivibile».Le brutte abitudini, però, sono dure a morire, e il presidente dei pescatori, Magli, ha commentato con amarezza che «basterebbe tornare tra quindici giorni e troveremmo la stessa situazione. C'è gente che addirittura butta sacchetti di immondizia dai finestrini delle automobili».«Questo non deve scoraggiarci, e nel contempo dobbiamo sensibilizzare i giovani - conclude Boneschi - perché, nel futuro, qualcosa cambi». Fonte: Il Cittadino

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