sabato 30 luglio 2011

«Anche i treni se ne vanno in vacanza»

Anche i treni prendono le ferie a Ferragosto, più precisamente dal 7 al 22. Il resto del mese, invece, il servizio sarà ridotto del 50 per cento. Questa volta a trovarsi nei guai saranno i viaggiatori che dalla Bassa partono tutti i giorni per Pavia, una linea spesso dimenticata che i viaggiatori si limitano a definire “disastrata”. «Nel corso di questi anni abbiamo assistito ad un sempre più forte degrado della linea Pavia-Casalpusterlengo-Codogno - afferma Roberto Borghi del Comitato pendolari di Casale, il quale ha intenzione di sollevare la questione anche in Regione Lombardia -, ora identificata nella direttrice ferroviaria numero 24. Questa direttrice che oggi conta pochissime connessioni tra i vari paesi, ma che è effettivamente tutt’ora utilizzata, permette il collegamento da Cremona verso Pavia e conta comunque un numero, seppur non elevato, di pendolari che per esempio partono dalla stazione di Casalpusterlengo per recarsi a Pavia. In questi giorni sul sito www.pendolaricasale.it è stata pubblicata una griglia degli orari che raccoglie le fermate di Casalpusterlengo, Codogno, Orio Litta e Ospedaletto per il servizio da e verso Pavia. Si nota che il servizio nel mese di agosto è completamente sospeso dal 7 al 22, mentre per i restanti giorni è ridotto di oltre il 50 per cento».Al momento la linea conta 9 treni in direzione Pavia, a cui si deve aggiungere l’integrazione di 12 bus; per il ritorno verso la Bassa, invece, ci sono a disposizione 7 treni più 10 corse dei pullman, una “tabella di marcia” che genera una frequenza di circa un collegamento ogni ora e mezza tra le 6.30 e le 21. «La linea, già disastrata per la scarsa qualità del servizio e soggetta a continui ritardi, è sempre più abbandonata a se stessa», commenta Borghi, il quale tenterà di convincere Regione Lombardia a intervenire al più presto per migliorare la tratta.I pendolari, nel frattempo, dovranno affrontare il taglio delle corse previsto per agosto, senza poter usufruire del minimo sconto: «I treni andranno in ferie senza che vengano applicate riduzioni di costi dell’abbonamento o sconti di altra natura - dice Borghi -. Il servizio così carente di questa direttrice implica che molti lavoratori lodigiani non possano scegliere Pavia come sede di lavoro e anche per molti studenti è così difficile raggiungere le scuole, optando così per città maggiormente servite come Piacenza e Milano». I viaggiatori devono ancora “digerire” il rincaro dei biglietti entrato in vigore in estate, una stangata che ha colpito sia coloro che viaggiano in treno sia coloro che viaggiano in autobus.Fonte: Il Cittadino
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