Anche i treni prendono le ferie a Ferragosto, più precisamente dal 7 al
22. Il resto del mese, invece, il servizio sarà ridotto del 50 per
cento. Questa volta a trovarsi nei guai saranno i viaggiatori che dalla
Bassa partono tutti i giorni per Pavia, una linea spesso dimenticata che
i viaggiatori si limitano a definire “disastrata”. «Nel corso di questi
anni abbiamo assistito ad un sempre più forte degrado della linea
Pavia-Casalpusterlengo-Codogno - afferma Roberto Borghi del Comitato
pendolari di Casale, il quale ha intenzione di sollevare la questione
anche in Regione Lombardia -, ora identificata nella direttrice
ferroviaria numero 24. Questa direttrice che oggi conta pochissime
connessioni tra i vari paesi, ma che è effettivamente tutt’ora
utilizzata, permette il collegamento da Cremona verso Pavia e conta
comunque un numero, seppur non elevato, di pendolari che per esempio
partono dalla stazione di Casalpusterlengo per recarsi a Pavia. In
questi giorni sul sito www.pendolaricasale.it è stata pubblicata una
griglia degli orari che raccoglie le fermate di Casalpusterlengo,
Codogno, Orio Litta e Ospedaletto per il servizio da e verso Pavia. Si
nota che il servizio nel mese di agosto è completamente sospeso dal 7 al
22, mentre per i restanti giorni è ridotto di oltre il 50 per cento».Al
momento la linea conta 9 treni in direzione Pavia, a cui si deve
aggiungere l’integrazione di 12 bus; per il ritorno verso la Bassa,
invece, ci sono a disposizione 7 treni più 10 corse dei pullman, una
“tabella di marcia” che genera una frequenza di circa un collegamento
ogni ora e mezza tra le 6.30 e le 21. «La linea, già disastrata per la
scarsa qualità del servizio e soggetta a continui ritardi, è sempre più
abbandonata a se stessa», commenta Borghi, il quale tenterà di
convincere Regione Lombardia a intervenire al più presto per migliorare
la tratta.I pendolari, nel frattempo, dovranno affrontare il taglio
delle corse previsto per agosto, senza poter usufruire del minimo
sconto: «I treni andranno in ferie senza che vengano applicate riduzioni
di costi dell’abbonamento o sconti di altra natura - dice Borghi -. Il
servizio così carente di questa direttrice implica che molti lavoratori
lodigiani non possano scegliere Pavia come sede di lavoro e anche per
molti studenti è così difficile raggiungere le scuole, optando così per
città maggiormente servite come Piacenza e Milano». I viaggiatori devono
ancora “digerire” il rincaro dei biglietti entrato in vigore in estate,
una stangata che ha colpito sia coloro che viaggiano in treno sia
coloro che viaggiano in autobus.Fonte: Il Cittadino