Via ai lavori nella parrocchiale di San Giuliano Martire, la più
importante chiesa della città di San Giuliano. “Impacchettata” diversi
mesi, con alcune funzioni religiose trasferite, la prepositura si
appresta ad affrontare un restyling complessivo da 500mila euro. La
riqualificazione del principale edificio sacro cittadino riguarderà
aspetti importanti come la posa di un impianto fotovoltaico,
l’isolamento termico, il rifacimento delle vetrate e la messa in
sicurezza del tetto. Per tutto il periodo delle opere l’organizzazione
del calendario liturgico sarà la seguente: le Messe feriali e festive
continueranno a essere celebrate nella cripta dell’edificio e i funerali
verranno invece officiati nella chiesa di Maria Ausiliatrice in Borgo
Est. La prepositurale retta da don Lino Maggioni ha iniziato dunque una
stagione di migliorie che consegneranno un biglietto da visita più
funzionale e più adeguato alle necessità di un’unità pastorale che conta
- nel centro della città - quasi diecimila persone. La progressione dei
lavori inizia dal basso e cioè dal pavimento. In questo caso le analisi
preliminari hanno accertato la necessità di procedere al ripianamento
del sottofondo, che in alcuni punti ha ceduto, prima di posare il nuovo
lastricato in marmo delle navate. La pavimentazione deve quindi essere
sostanzialmente demolita, per lasciar spazio in un secondo momento alla
posa delle nuove superfici. Un particolare all’avanguardia nella nuova
sistemazione dell’area di culto è la fornitura di alcuni confessionali
accessibili anche ai disabili su carrozzina. Quelli attuali infatti
appartengono ancora a un’epoca in cui questo tipo di sensibilità era
poco diffusa, e perciò occorre sostituirli con arredi sacri più
adeguati. Al di sotto della pavimentazione troverà alloggio un nuovo
sistema di riscaldamento, e anche gli impianti elettrici nell’atrio
destinato ai fedeli sono da sistemare con adeguamenti alla normativa
attuale. L’altro nodo cardine dei lavori in chiesa guarda in alto, nel
senso che se non si sistema il soffitto, il beneficio del riscaldamento
rischia di perdere gran parte della sua efficacia e i consumi vanno alle
stelle. L’isolante termico sulle vetrate e nel sottotetto in parte è
già un’opera completa, ultimata nei mesi invernali. Manca ancora l’area
delle due cupole sopra il battistero e lungo la scala che porta al
tetto. La tenuta termica del tetto permetterà di valorizzare al pieno il
beneficio dell’impianto fotovoltaico da 20.000 kilowattora posato nei
mesi scorsi: alla chiesa è garantita completa autonomia dal sistema a 32
pannelli.Fonte: Il Cittadino