I cittadini di Redecesio la loro battaglia legale contro l’inquinamento
acustico dell’aeroporto di Linate l’hanno vinta, ma i sandonatesi di
Bolgiano restano in attesa dei contributi per la mitigazione acustica
delle loro case. A sollevare lo spinoso problema riguardante il
“traffico dei cieli” è la recente sentenza, in cui è stato riconosciuto
un risarcimento del totale di 751mila euro ai 27 cittadini di Segrate
che con cartelle cliniche alla mano hanno dimostrato i danni derivanti
dagli aerei. La vicenda riguarda la località a nord del Forlanini, ma
dal momento che la crociata anti rumore ha alle spalle 10 anni di
tentativi di attenuare i disagi che sono stati condotti anche dalle
delegazioni del Sudmilano, l’argomento Linate è tornato in primo piano
pure a San Donato. In questo tratto di hinterland un centinaio di
residenti ormai da anni attende infatti le risorse economiche,
contemplate dalla normativa, che dovrebbero consentire loro quanto meno
di adeguare il proprio appartamento all’inquinamento acustico a cui è
sottoposto. Gli aggiornamenti risalgono a un paio di anni fa, quando nel
corso di un incontro pubblico promosso dal comune di San Donato gli
addetti ai lavori avevano riferito che la sottocommissione tecnica stava
iniziando a valutare le modalità con cui erogare i fondi. In
quell’occasione, nell’aula gremita di pubblico, si erano alzate una
serie di istanze, compreso l’intento di avviare una raccolta firme per
sollecitare alla Sea l’installazione di una seconda centralina di
rilievo dei rumori in prossimità di Bolgiano, oltre a quella che è in
funzione in via Maritano, affinché il monitoraggio avvenisse nel centro
urbano più tartassato. Poi sull’argomento è calato il sipario.
Riferendosi alla recente sentenza, che dà ragione ai cittadini di
Redecesio, il presidente sandonatese del comitato antirumore, avvocato
Arturo Gioffredi, auspicando una sinergia civica, ha commentato: «È un
passo importantissimo verso il riconoscimento di ciò che a mio parere è
ovvio: il rumore crea danno alla salute anche se è difficile
dimostrarlo. Noi con il cittadino Morandi, affetto da ipoacusia, non ci
siamo riusciti. I cittadini di Redecesio ce l’hanno fatta. Ci accomuna
comunque la strada da percorrere, spero insieme, per ottenere gli
interventi di mitigazione che purtroppo ancora non decollano». Proprio
la delegazione locale si era messa a disposizione per raccogliere tutte
le richieste, complete di dati, da trasmettere agli enti competenti. A
distanza di tempo i diretti interessati aspettano ancora i soldi.Fonte: Il Cittadino