Secondo Raffaele Cattaneo, assessore regionale titolare della viabilità e
trasporti, l’approvazione del progetto definitivo della Tem, la
Tangenziale esterna di Milano che interessa tutto il Sudmilano e l’Alto
Lodigiano, arriverà da Roma «a ore». La convinzione che per la Tem il
momento della verità sia vicinissimo è stata ribadita diverse volte
negli ultimi giorni dall’esponente della giunta Formigoni: «Ritengo che
il Cipe, il Comitato ministeriale di programmazione economica, possa
dare un parere sul progetto definitivo entro gli ultimi giorni del mese,
dopo una serie di convocazioni iniziate venerdì 22 luglio».
Questa la
dichiarazione dell’assessore regionale, che peraltro conferma
sostanzialmente le previsioni del territorio. Tutti, sulla fascia di 35
chilometri da Cerro alla Martesana, si attendono un nuovo capitolo nella
lunga storia dell’autostrada. Nella scorsa primavera il laborioso
confronto tra Società tangenziali esterne, Regione, comuni e altri enti
locali è riuscito a produrre una versione del progetto Tem in grado di
limare circa 150 milioni di costi. A questo punto la nuova tangenziale,
con un impegno finanziario attorno ai 1700 milioni di euro, dovrebbe
imboccare la discesa fatta del progetto esecutivo e quindi dell’avvio
delle opere. Ma proprio nei giorni in cui dal Pirellone arrivano annunci
di traguardi importanti, nel Sudmilano c’è qualcuno che contro
l’autostrada non protesta: insorge. Massimo Gatti ad esempio,
consigliere provinciale di Federazione della Sinistra-Un’Altra
provincia. Secondo Gatti «il combinato fra gli aumenti del trasporto
pubblico freschissimi di decisione regionale, e la vendita di quote
finanziarie dell’Autostrada Serenissima per sostenere economicamente la
Tem configura una situazione scandalosa. Siamo di fronte a una doppia
presa in giro del cittadino e utente di mezzi pubblici. Da un lato
infatti, a fronte di dieci anni di filosofie sulle nuove autostrade,
l’unica cosa concreta è il più 33 per cento dei biglietti dell’autobus:
più 13 l’anno scorso, venti questo. Dall’altro lo spot sulle autostrade
«totalmente costruite da privati» ha avuto una nuova clamorosa smentita
pochi giorni fa, quando la Provincia ha rinunciato a finanziare il
trasporto pubblico con la vendita delle partecipazioni in Serenissima,
per andare a soccorrere il piano dei costi Tem».Fonte: Il Cittadino