sabato 23 luglio 2011

Est esterna, conto alla rovescia

Secondo Raffaele Cattaneo, assessore regionale titolare della viabilità e trasporti, l’approvazione del progetto definitivo della Tem, la Tangenziale esterna di Milano che interessa tutto il Sudmilano e l’Alto Lodigiano, arriverà da Roma «a ore». La convinzione che per la Tem il momento della verità sia vicinissimo è stata ribadita diverse volte negli ultimi giorni dall’esponente della giunta Formigoni: «Ritengo che il Cipe, il Comitato ministeriale di programmazione economica, possa dare un parere sul progetto definitivo entro gli ultimi giorni del mese, dopo una serie di convocazioni iniziate venerdì 22 luglio».
Questa la dichiarazione dell’assessore regionale, che peraltro conferma sostanzialmente le previsioni del territorio. Tutti, sulla fascia di 35 chilometri da Cerro alla Martesana, si attendono un nuovo capitolo nella lunga storia dell’autostrada. Nella scorsa primavera il laborioso confronto tra Società tangenziali esterne, Regione, comuni e altri enti locali è riuscito a produrre una versione del progetto Tem in grado di limare circa 150 milioni di costi. A questo punto la nuova tangenziale, con un impegno finanziario attorno ai 1700 milioni di euro, dovrebbe imboccare la discesa fatta del progetto esecutivo e quindi dell’avvio delle opere. Ma proprio nei giorni in cui dal Pirellone arrivano annunci di traguardi importanti, nel Sudmilano c’è qualcuno che contro l’autostrada non protesta: insorge. Massimo Gatti ad esempio, consigliere provinciale di Federazione della Sinistra-Un’Altra provincia. Secondo Gatti «il combinato fra gli aumenti del trasporto pubblico freschissimi di decisione regionale, e la vendita di quote finanziarie dell’Autostrada Serenissima per sostenere economicamente la Tem configura una situazione scandalosa. Siamo di fronte a una doppia presa in giro del cittadino e utente di mezzi pubblici. Da un lato infatti, a fronte di dieci anni di filosofie sulle nuove autostrade, l’unica cosa concreta è il più 33 per cento dei biglietti dell’autobus: più 13 l’anno scorso, venti questo. Dall’altro lo spot sulle autostrade «totalmente costruite da privati» ha avuto una nuova clamorosa smentita pochi giorni fa, quando la Provincia ha rinunciato a finanziare il trasporto pubblico con la vendita delle partecipazioni in Serenissima, per andare a soccorrere il piano dei costi Tem».Fonte: Il Cittadino
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