sabato 23 luglio 2011

Sant'Angelo - Quindici firme per il Parco del Lambro

Quindici comuni lodigiani, milanesi e pavesi uniti per chiedere al presidente Formigoni l’istituzione del “Parco regionale del Basso Lambro”. Un parco che garantirebbe maggior tutela ai territori in cui scorre il fiume “malato” ma anche la possibilità di ottenere finanziamenti regionali e dell’Unione europea. Il progetto, di cui si è fatto promotore il consigliere regionale del Pd Fabrizio Santantonio, è stato presentato ieri mattina nel municipio di Sant’Angelo, alla presenza di sindaci e amministratori coinvolti nell’iniziativa, del consigliere provinciale Domenico Monti e del presidente Parco Adda Sud Silverio Gori.
Il documento sottoscritto ieri chiede al presidente Roberto Formigoni di attivare il percorso che porti all’istituzione del nuovo parco regionale. Ma attraverso la lettera firmata ieri, i sindaci chiedono anche un incontro allo stesso governatore lombardo per illustrare il senso del progetto di cui si è fatto portabandiera Santantonio. Il consigliere regionale lodigiano la prossima settima presenterà in consiglio regionale un ordine del giorno con il quale chiederà al Pirellone di istituire il “Parco regionale del Basso Lambro” e quello del Po. Proprio la prossima settimana, infatti, il consiglio regionale è chiamato a occuparsi della nuova legge sui parchi. Il documento sottoscritto ieri rappresenta dunque il punto di partenza di un percorso che mira a istituire il nuovo parco regionale, che avrà poi una propria assemblea (espressione dei comuni) e un impatto ben superiore rispetto agli attuali parchi locali di interesse sovracomunale già presenti. «L’area del Basso Lambro attualmente non ha una tutela regionale - ha spiegato Santantonio - credo però che sia importante governare in modo coordinato l’asta meridionale del fiume ed è per questo che credo valga la pena dare il via libera all’iniziativa, a cui dovrà far seguito la legge regionale di istituzione del parco». Quindici, al momento, i comuni che hanno sottoscritto il documento da inviare a Formigoni: San Zenone al Lambro e San Colombano al Lambro (provincia di Milano), Salerano sul Lambro, Lodi Vecchio, Castiraga Vidardo, Villanova Sillaro, Borghetto Lodigiano, Orio Litta, Caselle Lurani, Borgo San Giovanni, Sant’Angelo Lodigiano, Graffignana, Livraga, Senna Lodigiana (tutti in provincia di Lodi) e Chignolo Po, in provincia di Pavia. A breve è prevista poi la firma del sindaco di Casaletto Lodigiano.«Il “Parco regionale del Basso Lambro” è una sfida nuova - ha affermato Santantonio - ma le esperienze precedenti sono confortanti e il territorio in questo modo farebbe il salto di qualità, anche perché le regole del parco regionale verranno definite dalle comunità locali». La lettera indirizzata a Formigoni rappresenta comunque solo un primo passo, che non pone obblighi in capo ai comuni firmatari. Se il Pirellone darà il proprio assenso, partirà il percorso vero e proprio, in cui ogni comune dovrà delineare le aree da inserire nel parco e sulle quali saranno posti particolari vincoli (da concordare). Proprio il tema dei vincoli rappresenta uno dei nodi da sciogliere, come pure quello legato al rapporto con gli agricoltori, visto che il futuro parco interesserebbe certamente parte dei loro terreni. Parole di soddisfazione sono arrivate dal sindaco di Sant’Angelo, Domenico Crespi, che ieri ha guidato i lavori assieme a Santantonio: «Dagli anni Settanta siamo impegnati a difendere il Lambro con lo storico Consorzio - ha detto Crespi - oggi è arrivato il momento di guardare avanti».Fonte: Il Cittadino
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