Quindici comuni lodigiani, milanesi e pavesi uniti per chiedere al
presidente Formigoni l’istituzione del “Parco regionale del Basso
Lambro”. Un parco che garantirebbe maggior tutela ai territori in cui
scorre il fiume “malato” ma anche la possibilità di ottenere
finanziamenti regionali e dell’Unione europea. Il progetto, di cui si è
fatto promotore il consigliere regionale del Pd Fabrizio Santantonio, è
stato presentato ieri mattina nel municipio di Sant’Angelo, alla
presenza di sindaci e amministratori coinvolti nell’iniziativa, del
consigliere provinciale Domenico Monti e del presidente Parco Adda Sud
Silverio Gori.
Il documento sottoscritto ieri chiede al presidente
Roberto Formigoni di attivare il percorso che porti all’istituzione del
nuovo parco regionale. Ma attraverso la lettera firmata ieri, i sindaci
chiedono anche un incontro allo stesso governatore lombardo per
illustrare il senso del progetto di cui si è fatto portabandiera
Santantonio. Il consigliere regionale lodigiano la prossima settima
presenterà in consiglio regionale un ordine del giorno con il quale
chiederà al Pirellone di istituire il “Parco regionale del Basso Lambro”
e quello del Po. Proprio la prossima settimana, infatti, il consiglio
regionale è chiamato a occuparsi della nuova legge sui parchi. Il
documento sottoscritto ieri rappresenta dunque il punto di partenza di
un percorso che mira a istituire il nuovo parco regionale, che avrà poi
una propria assemblea (espressione dei comuni) e un impatto ben
superiore rispetto agli attuali parchi locali di interesse sovracomunale
già presenti. «L’area del Basso Lambro attualmente non ha una tutela
regionale - ha spiegato Santantonio - credo però che sia importante
governare in modo coordinato l’asta meridionale del fiume ed è per
questo che credo valga la pena dare il via libera all’iniziativa, a cui
dovrà far seguito la legge regionale di istituzione del parco».
Quindici, al momento, i comuni che hanno sottoscritto il documento da
inviare a Formigoni: San Zenone al Lambro e San Colombano al Lambro
(provincia di Milano), Salerano sul Lambro, Lodi Vecchio, Castiraga
Vidardo, Villanova Sillaro, Borghetto Lodigiano, Orio Litta, Caselle
Lurani, Borgo San Giovanni, Sant’Angelo Lodigiano, Graffignana, Livraga,
Senna Lodigiana (tutti in provincia di Lodi) e Chignolo Po, in
provincia di Pavia. A breve è prevista poi la firma del sindaco di
Casaletto Lodigiano.«Il “Parco regionale del Basso Lambro” è una sfida
nuova - ha affermato Santantonio - ma le esperienze precedenti sono
confortanti e il territorio in questo modo farebbe il salto di qualità,
anche perché le regole del parco regionale verranno definite dalle
comunità locali». La lettera indirizzata a Formigoni rappresenta
comunque solo un primo passo, che non pone obblighi in capo ai comuni
firmatari. Se il Pirellone darà il proprio assenso, partirà il percorso
vero e proprio, in cui ogni comune dovrà delineare le aree da inserire
nel parco e sulle quali saranno posti particolari vincoli (da
concordare). Proprio il tema dei vincoli rappresenta uno dei nodi da
sciogliere, come pure quello legato al rapporto con gli agricoltori,
visto che il futuro parco interesserebbe certamente parte dei loro
terreni. Parole di soddisfazione sono arrivate dal sindaco di
Sant’Angelo, Domenico Crespi, che ieri ha guidato i lavori assieme a
Santantonio: «Dagli anni Settanta siamo impegnati a difendere il Lambro
con lo storico Consorzio - ha detto Crespi - oggi è arrivato il momento
di guardare avanti».Fonte: Il Cittadino