sabato 23 luglio 2011

Un cammino europeo per S. Colombano

Un percorso culturale europeo per San Colombano, dall’Irlanda al borgo banino passando per la Francia, la Svizzera e l’Italia del Nord, Milano e Bobbio: è quello che si prefiggono gli Amici di San Colombano, di cui una delegazione nelle settimane passate è stata a Bruxelles a prendere i primi contatti formali in occasione proprio di un convegno dedicato alle vie culturali d’Europa.Attualmente gli itinerari culturali riconosciuti dall’Unione Europea sono 29, di cui il più famoso, almeno nel Nord Italia, è sicuramente la via Francigena. I percorsi sono stati istituiti sulla traccia delle antiche vie di pellegrinaggio europee e le località iscritte negli itinerari godono di importanti finanziamenti europei e nazionali legati alla promozione dei territori e delle tipicità, da quelle agroalimentari a quelle culturali.
Quello intitolato a San Colombano sarebbe il caso unico di un itinerario ispirato invece al viaggio di un personaggio. Le località potenzialmente interessate dal percorso culturale di San Colombano sono molteplici in tutta Europa proprio per via del peregrinare del santo nella sua opera di evangelizzazione del Vecchio Continente. C’è l’Irlanda terra d’origine e Bangor da cui partì, la punta della Cornovaglia e la Francia in varie zone, quindi l’area del lago di Costanza, la Germania, la Svizzera, l’Austria e il nord Italia con tre luoghi su tutti: Milano, Bobbio e San Colombano al Lambro.«L’idea di un percorso culturale ispirato alla figura di San Colombano non è nuova ma al contrario si coltiva già da tempo, tanto è vero che abbiamo già portato a termine uno studio preliminare in collaborazione con i nostri corrispettivi francesi, in particolare a Luxeuil - dice Mauro Steffenini, presidente dell’associazione Amici di San Colombano -. Tuttavia per il momento siamo ancora a una fase progettuale solo abbozzata. Gli incontri che abbiamo avuto a Bruxelles ci indicano che c’è grande attenzione e un sentimento positivo nei confronti della nostra proposta, ma adesso bisogna cominciare a lavorare per formalizzare il tutto». Le idee sono chiare però, e anche la tempistica, due fattori da non trascurare in questi casi. «Il progetto deve essere sostenuto da una serie di enti e associazioni, e per questo coinvolgeremo le amministrazioni comunali e provinciali o comunque territoriali, nelle altre nazioni, che potrebbero essere interessate dall’itinerario di San Colombano e in un certo senso va in parallelo alla proposta di riconoscere San Colombano come santo patrono d’Europa, perché le due ipotesi si rafforzerebbero reciprocamente - prosegue Steffenini -. L’obiettivo è quello di dare l’annuncio della presentazione ufficiale della richiesta al Consiglio d’Europa nel corso del prossimo Columban’s Day in programma il primo luglio 2012 a Milano. Nel 2015 cade l’anniversario dei 1400 anni dalla sua morte. Sarebbe un regalo bellissimo che l’Europa riconosca il suo cammino come una via ancora viva e interessante sotto il profilo culturale, turistico e umano».Fonte: Il Cittadino
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