Un percorso culturale europeo per San Colombano,
dall’Irlanda al borgo banino passando per la Francia, la Svizzera e
l’Italia del Nord, Milano e Bobbio: è quello che si prefiggono gli Amici
di San Colombano, di cui una delegazione nelle settimane passate è
stata a Bruxelles a prendere i primi contatti formali in occasione
proprio di un convegno dedicato alle vie culturali d’Europa.Attualmente
gli itinerari culturali riconosciuti dall’Unione Europea sono 29, di cui
il più famoso, almeno nel Nord Italia, è sicuramente la via Francigena.
I percorsi sono stati istituiti sulla traccia delle antiche vie di
pellegrinaggio europee e le località iscritte negli itinerari godono di
importanti finanziamenti europei e nazionali legati alla promozione dei
territori e delle tipicità, da quelle agroalimentari a quelle culturali.
Quello intitolato a San Colombano sarebbe il caso unico di un
itinerario ispirato invece al viaggio di un personaggio. Le località
potenzialmente interessate dal percorso culturale di San Colombano sono
molteplici in tutta Europa proprio per via del peregrinare del santo
nella sua opera di evangelizzazione del Vecchio Continente. C’è
l’Irlanda terra d’origine e Bangor da cui partì, la punta della
Cornovaglia e la Francia in varie zone, quindi l’area del lago di
Costanza, la Germania, la Svizzera, l’Austria e il nord Italia con tre
luoghi su tutti: Milano, Bobbio e San Colombano al Lambro.«L’idea di un
percorso culturale ispirato alla figura di San Colombano non è nuova ma
al contrario si coltiva già da tempo, tanto è vero che abbiamo già
portato a termine uno studio preliminare in collaborazione con i nostri
corrispettivi francesi, in particolare a Luxeuil - dice Mauro
Steffenini, presidente dell’associazione Amici di San Colombano -.
Tuttavia per il momento siamo ancora a una fase progettuale solo
abbozzata. Gli incontri che abbiamo avuto a Bruxelles ci indicano che
c’è grande attenzione e un sentimento positivo nei confronti della
nostra proposta, ma adesso bisogna cominciare a lavorare per
formalizzare il tutto». Le idee sono chiare però, e anche la tempistica,
due fattori da non trascurare in questi casi. «Il progetto deve essere
sostenuto da una serie di enti e associazioni, e per questo
coinvolgeremo le amministrazioni comunali e provinciali o comunque
territoriali, nelle altre nazioni, che potrebbero essere interessate
dall’itinerario di San Colombano e in un certo senso va in parallelo
alla proposta di riconoscere San Colombano come santo patrono d’Europa,
perché le due ipotesi si rafforzerebbero reciprocamente - prosegue
Steffenini -. L’obiettivo è quello di dare l’annuncio della
presentazione ufficiale della richiesta al Consiglio d’Europa nel corso
del prossimo Columban’s Day in programma il primo luglio 2012 a Milano.
Nel 2015 cade l’anniversario dei 1400 anni dalla sua morte. Sarebbe un
regalo bellissimo che l’Europa riconosca il suo cammino come una via
ancora viva e interessante sotto il profilo culturale, turistico e
umano».Fonte: Il Cittadino