venerdì 15 luglio 2011

San Donato - Antenne di via Libertà nel mirino della Lega

«Le emissioni prodotte dalle antenne di via Libertà sono regolari?». A portare l’attenzione sui ripetitori installati in prossimità del numero civico 67 dell’asse centrale di San Donato Milanese densamente popolata, su cui si affaccia una sequenza di negozi, è il gruppo della Lega nord, che ieri mattina ha protocollato in municipio un documento con cui chiede attenti controlli. I lumbard del territorio nel sollecito rivolto all’esecutivo di centrodestra ricordano che «l’unica misurazione fatta (che risale al 2009, ndr) è stata quella per il campo elettrico, trovato all’interno dei limiti».
Al tempo stesso sottolineano che non risultano altri rilievi per quanto concerne l’intensità del campo magnetico e l’intensità di potenza, che dovrebbero comunque rispettare dei tetti di legge annoverati nell’istanza politica. Annunciando l’intenzione di andare a fondo sul delicato tema, che sta generando molte apprensioni tra i residenti della zona, i promotori di questa battaglia che guarda alla salubrità del territorio mettono anche in evidenza «che tali antenne sono state montate in una zona densamente abitata, proprio sopra un parco giochi frequentato quotidianamente per ore da molti cittadini, tra cui mamme con bambini piccoli». Partendo da questa premesse i due portabandiera in aula del Carroccio spronano la giunta del sindaco Mario Dompè a dare impulso, tramite gli enti preposti, ad ulteriori approfondimenti. «Chiediamo al comune - scrivono gli esponenti leghisti sandonatesi - l’impegno che, tramite l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente, ndr), venga fatto immediatamente un monitoraggio completo delle emissioni di queste antenne, misurando effettivamente in vari punti tutti e tre i parametri di legge e, nel caso in cui qualche rilievo non rientrasse nei limiti, intervenendo». Ma al di là degli aspetti più tecnici, in un’ottica generale, documentando con foto l’entità degli apparecchi installati sui tetti dei palazzi, fanno anche presente: «Inutile dire comunque che tali antenne dovrebbero essere collocate in luoghi più idonei, in quanto l’effetto dell’elettrosmog sulla salute non è ancora ben chiaro». Non è certo la prima crociata del territorio in cui su questo tratto di hinterland sudmilanese viene dichiarata guerra all’elettrosmog. Negli anni scorsi ripetuti allarmi si sono alzati da via Di Vittorio per il maxi ripetitore installato in un tratto del comune di San Giuliano ai confini con il popoloso agglomerato sandonatese. E nell’estate 2010 l’attenzione è caduta sull’imponente dispositivo di una frequenza radio, il cui caso ha raggiunto i banchi dell’aula consiliare, che ha trovato spazio all’interno di una proprietà privata nella zona di via Grandi. A questo punto il primo piano spetta alle antenne di via Libertà.Fonte: Il Cittadino
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