«Le emissioni prodotte dalle antenne di via Libertà sono regolari?». A
portare l’attenzione sui ripetitori installati in prossimità del numero
civico 67 dell’asse centrale di San Donato Milanese densamente popolata,
su cui si affaccia una sequenza di negozi, è il gruppo della Lega nord,
che ieri mattina ha protocollato in municipio un documento con cui
chiede attenti controlli. I lumbard del territorio nel sollecito rivolto
all’esecutivo di centrodestra ricordano che «l’unica misurazione fatta
(che risale al 2009, ndr) è stata quella per il campo elettrico, trovato
all’interno dei limiti».
Al tempo stesso sottolineano che non risultano
altri rilievi per quanto concerne l’intensità del campo magnetico e
l’intensità di potenza, che dovrebbero comunque rispettare dei tetti di
legge annoverati nell’istanza politica. Annunciando l’intenzione di
andare a fondo sul delicato tema, che sta generando molte apprensioni
tra i residenti della zona, i promotori di questa battaglia che guarda
alla salubrità del territorio mettono anche in evidenza «che tali
antenne sono state montate in una zona densamente abitata, proprio sopra
un parco giochi frequentato quotidianamente per ore da molti cittadini,
tra cui mamme con bambini piccoli». Partendo da questa premesse i due
portabandiera in aula del Carroccio spronano la giunta del sindaco Mario
Dompè a dare impulso, tramite gli enti preposti, ad ulteriori
approfondimenti. «Chiediamo al comune - scrivono gli esponenti leghisti
sandonatesi - l’impegno che, tramite l’Arpa (Agenzia regionale per
l’ambiente, ndr), venga fatto immediatamente un monitoraggio completo
delle emissioni di queste antenne, misurando effettivamente in vari
punti tutti e tre i parametri di legge e, nel caso in cui qualche
rilievo non rientrasse nei limiti, intervenendo». Ma al di là degli
aspetti più tecnici, in un’ottica generale, documentando con foto
l’entità degli apparecchi installati sui tetti dei palazzi, fanno anche
presente: «Inutile dire comunque che tali antenne dovrebbero essere
collocate in luoghi più idonei, in quanto l’effetto dell’elettrosmog
sulla salute non è ancora ben chiaro». Non è certo la prima crociata del
territorio in cui su questo tratto di hinterland sudmilanese viene
dichiarata guerra all’elettrosmog. Negli anni scorsi ripetuti allarmi si
sono alzati da via Di Vittorio per il maxi ripetitore installato in un
tratto del comune di San Giuliano ai confini con il popoloso agglomerato
sandonatese. E nell’estate 2010 l’attenzione è caduta sull’imponente
dispositivo di una frequenza radio, il cui caso ha raggiunto i banchi
dell’aula consiliare, che ha trovato spazio all’interno di una proprietà
privata nella zona di via Grandi. A questo punto il primo piano spetta
alle antenne di via Libertà.Fonte: Il Cittadino