Non c’è pace per il mercato delle pulci di San Donato. O meglio non c’è
pace per chi lo sorveglia, visto che domenica i vigili della polizia
municipale di Milano sono stati accerchiati da venditori abusivi. La
colpa dei ghisa? Quella di aver fermato un marocchino, senza documenti
in regola, che però è stato subito rilasciato per il sostegno minaccioso
offertogli dagli amici pronti a sfidare le forze dell’ordine. E tutto
in una zona di confine, nella terra di mezzo che per i sandonatesi si
chiama suk, tanto per dare l’idea dei bazar dal sapore mediorientale per
la presenza di stranieri. Un’ampia area che formalmente è milanese, ma
che in realtà gravita per intero sul territorio di San Donato, con
l’amministrazione comunale che si è già esposta denunciando situazioni
di illegalità diffusa. In prima linea il sindaco Mario Dompè, in attesa
tra l’altro di processo per questo suo atto di coraggio, perché
querelato con l’accusa di diffamazione, mossa da chi gestisce il
mercato: «Io non ho fatto altro che denunciare una situazione criminosa
documentata anche dalle telecamere di “Striscia la notizia”» chiarisce
il primo cittadino. Ossia il pericolo dell’illegalità, dell’abusivismo e
la ricettazione di merce rubata che domenica una pattuglia cercava di
tenere sotto controllo con tre agenti e un ufficiale della polizia
locale di Milano. Il risultato è che sono stati pesantemente minacciati e
malmenati. È successo tutto dopo le dieci, quando gli agenti hanno
notato un commerciante di origine maghrebina, evidentemente abusivo. Lo
hanno fermato e lo hanno scoperto senza documenti in regola, quindi
passibile di denuncia. A questo punto però si è scatenato l’inferno,
visto che lo straniero ha reagito con violenza al controllo. I vigili
hanno deciso di arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Ma le
manette non hanno fatto altro che scatenare gli altri abusivi
protagonisti di una sorta di rivolta tra insulti, minacce, spintoni, con
l’esiguo equipaggio della polizia come bersaglio. Per evitare lo
scontro fisico la pattuglia è stata costretta a “liberare” l’arrestato e
a battere in ritirata. Ma ha trasmesso un’informativa-denuncia alla
procura. Da 12 anni il mercato si trova alle porte di San Donato, di
fronte al terminal della linea tre della metropolitana. Più o meno
sempre con gli stessi problemi, seppure ogni aspetto sia curato secondo
le disposizioni di legge (vengono pagate regolarmente le tasse, compresa
l’Amsa, che effettua la pulizia degli spazi che utilizziamo dietro
regolare concessione del comune di Milano). Viene assicurato il
controllo da parte dell’Associazione amici del vecchio mercatino delle
pulci (con la presenza di personale preposto) e delle forze dell’ordine
che sono presenti sempre con una pattuglia in borghese. Fonte: Il Cittadino