La giunta di San Giuliano si sbilancia e si impegna con una data precisa
per quanto riguarda i lavori sul Redefossi, intervento al momento al
palo ma di grande importanza : «A settembre riprendiamo i lavori di
copertura nel tratto interrotto ». Il vicesindaco e titolare delle opere
pubbliche Rosario Zannone l’ha detto lunedì sera incontrando il
comitato di residenti che invoca da mesi di rimettere in moto ruspe e
betoniere e sigillare il corso d’acqua nel penultimo tratto che resta a
cielo aperto, quello di Borgolombardo.
Poi ci sarebbe la questione di via
Toscani, per la quale comunque la squadra di Alessandro Lorenzano si è
sbilanciata: «È in partenza uno studio di fattibilità anche per via
Toscani, presto presenteremo le ipotesi». Il 2011, l’anno della
conclusione della lunga sofferenza politica, sembra essere anche quello
che smuoverà dal pantano, fisico e metaforico, il “fiume” cittadino. Il
vicesindaco lunedì scorso ai comitati ha parlato di una finestra molto
vicina per il cantiere all’aria: «Ci sono le condizioni per riprendere i
lavori di superficie fra meno di due mesi, al termine della pausa
estiva». Il meccanismo di finanziamento dell’auspicata seconda tranche
di opere si regge sugli oneri di urbanizzazione. In altri termini il
comune stima di avere sull’esercizio in corso (e grazie allo sblocco del
Piano di governo del territorio) un gettito da lottizzazioni ed
edilizia sufficiente per sbilanciarsi nella promessa di un Redefossi al
sicuro sotto i lastroni. «Vogliamo sottolineare non solo la
disponibilità di risorse - commenta Zannone - ma anche il principio di
dire no alla finanza inventiva. Se gli oneri di urbanizzazione devono
servire a opere e lavori di pubblica utilità, che servano a quello. Non
possono continuare a sostenere altri capitoli con “travasi” da una posta
all’altra ». Enunciato il principio di fondo, l’assessore della
coalizione di centrosinistra arrivata alla boa del primo mese dopo il
voto vede un clima collaborativo con i comitati: «Ho apprezzato lo
spirito costruttivo del Comitato, che si è dimostrato consapevole
dell’attivismo del comune nonostante i margini di manovra ristretti».
Meno entusiasmo per l’ausilio prestato da Regione e Magistrato del Po al
traguardo : «Magistrato del Po e Regione hanno lasciato
all’amministrazione comunale il compito della pulizia dell’alveo, in
futuro auspichiamo maggiore collaborazione». Infine, c’è da considerare
il nodo dolente di via Toscani, dove il fosso cittadino è ancora lì
tutto da ammirare con le sue “bellezze”: «Gli uffici tecnici stanno
lavorando ad un’ipotesi di riqualificazione urbana». Fonte: Il Cittadino